L’anno migliore dal 2018 in termini di consegne o, come disse a luglio il ceo Kelly Ortberg, «l’anno della svolta». È quello che si prospetta per Boeing, che ha ora molti motivi per essere ottimista. Ottimismo che raggiunge anche le compagnie aeree, dato che il ritmo di produzione, attualmente troppo lento, costerà al settore aereo oltre 11 miliardi di dollari nel 2025 (pari a circa 9,5 miliardi di euro), secondo lo studio che Iata ha commissionato alla società Oliver Whyman (Reviving the Commercial Aircraft Supply Chain). Nel frattempo, Airbus ha annunciato che entro il 2027 sarà in grado di consegnare 75 aeromobili A320 al mese, un record.
LE CONSEGNE DI BOEING
Il colosso aerospaziale statunitense ha comunicato di aver consegnato 55 aerei ai clienti, a settembre, avviandosi appunto verso il dato annuale migliore dal 2018, con la produzione in fase di stabilizzazione e i dirigenti che puntano a un aumento dei tassi di produzione dei suoi aerei 737 Max. Nei primi nove mesi del 2025, Boeing ha consegnato 440 aerei, rispetto ai 568 dello stesso periodo del 2018, prima che due incidenti mortali a cinque mesi l’uno dall’altro sconvolgessero l’azienda. La concorrente Airbus ha registrato 507 consegne ai clienti, dall’inizio dell’anno.
Quaranta degli aerei consegnati erano 737 Max: tra i clienti, la low cost irlandese Ryanair (che ne ha ricevuti dieci), le statunitensi Southwest Airlines e United Airlines e la cinese China Southern.
LA PRODUZIONE
Il ceo di Boeing, Kelly Ortberg, ha dichiarato il mese scorso che il produttore prevede che il tasso di produzione del 737 Max raggiungerà i 42 aerei al mese entro la fine dell’anno, un passo avanti rispetto al limite di 38 al mese fissato dalla Federal Aviation Administration (Faa) dopo un problema tecnico durante un volo, nel gennaio 2024.
«Penso che siamo abbastanza allineati», ha dichiarato Ortberg, in merito al processo di approvazione della Faa, durante una conferenza degli investitori di Morgan Stanley, a settembre. «Dobbiamo stabilizzare questo parametro finale. E poi prevediamo sicuramente di continuare a produrre 42 aerei al mese entro la fine dell’anno».
Boeing ha anche annunciato ordini netti per 48 aerei, a settembre, pari a 96 vendite lorde prima di tenere conto delle rettifiche, tra cui 64 aerei 787 Dreamliner, di cui 50 per Turkish Airlines, e 30 jet 737 per Norwegian Airlines.
VIA LIBERA UE
Ieri pomeriggio (14 ottobre), inoltre, l’autorità di controllo sulla concorrenza della commissione europea ha approvato la proposta di acquisizione di Spirit AeroSystems Holdings da parte di Boeing, condizionando il via libera al pieno rispetto degli impegni assunti dalle società.
Per rispondere alle preoccupazioni preliminari della commissione in materia di concorrenza, Boeing ha proposto di cedere tutte le attività di Spirit che attualmente forniscono aerostrutture ad Airbus, inclusi tutti i beni e il personale necessari, proprio ad Airbus, e il sito produttivo di Spirit in Malesia, che attualmente fornisce, tra gli altri, aerostrutture proprio al produttore europeo, a Composites Technology Research Malaysia.
LA TRIMESTRALE
Il colosso aerospaziale, a luglio, ha comunicato di aver ridotto le perdite trimestrali grazie al forte aumento delle vendite: i nuovi ordini sono stati 420, il miglior risultato trimestrale dalla fine del 2023; inoltre, ha consegnato 280 aerei, il miglior risultato dal 2018. Segnali chiari di un miglioramento tangibile per il produttore, che per anni ha oscillato tra una crisi e l’altra.
L’AEREO DEL FUTURO
Ortberg, alla guida di Boeing da poco più di un anno, è pronto a lanciare la prossima grande scommessa del colosso aerospaziale statunitense: la costruzione di un aereo completamente nuovo, che può richiedere oltre un decennio e costare decine di miliardi di dollari.
Secondo il Wall Street Journal, Boeing sta lavorando a un nuovo aereo a corridoio singolo che prenda il posto del 737 Max. Si tratta, sottolinea il quotidiano, di un tentativo a lungo termine di recuperare terreno rispetto alla rivale Airbus, dopo una serie di incidenti che hanno minato la fiducia dei clienti nella sicurezza e nella qualità dei suoi aeromobili.
LA PRODUZIONE DI AIRBUS
Buone notizie per alcune compagnie aeree impegnate ad ammodernare le proprie flotte: Airbus ha infatti annunciato che entro il 2027 sarà in grado di consegnare 75 aeromobili A320 al mese. Un’accelerazione record, resa possibile dal completamento di dieci linee di assemblaggio in tutto il mondo per il suo aereo di punta. La famiglia Airbus A320 è composta dalla variante base A320, dalla variante più lunga A321 e dalle varianti più corte A319 e A318.
Il colosso industriale europeo, sfidato ad accelerare i ritmi di produzione per evadere un portafoglio ordini che attualmente rappresenta quasi dieci anni di produzione, aveva visto i suoi sforzi vanificati dall’interruzione delle catene di approvvigionamento con la crisi pandemica.
La produzione si sta concentrando sulla costruzione dell’A321 a corridoio singolo, che rappresenta ben il 75% degli ordini che da qui ai prossimi dieci anni impegneranno buona parte delle linee di produzione di Airbus. In particolare le commesse si concentrano sul suo modello low cost, in grado di trasportare fino a 240 passeggeri, e sul modello Xlr, ovvero quello utilizzato per le rotte a lungo raggio capace di volare 11 ore senza scalo per il rifornimento di carburante.



