Sì, viaggiare: per i diciottenni (ovvero la Generazione Z) è il desiderio più grande che intendono esaudire al compimento della maggiore età, magari prendendosi il classico “anno sabbatico”. È quanto risulta da un’indagine condotta da Future Concept Lab per conto di Subito.it, la piattaforma italiana di ecommerce che annovera circa 26 milioni di utenti unici.
“Cosa vuol dire avere 18 anni oggi” ha fatto emergere una serie di sogni e desideri, tra i quali spicca la voglia di fare viaggi in autonomia.
Che sia da zaino in spalla o da “mi porto tutto l’armadio” perché non si sa mai cosa mettere, il viaggio è sinonimo di autonomia e libertà e viene usato come come mezzo per tagliare il cordone ombelicale con i genitori, anche se in modo simbolico.
In particolare un diciottenne su tre (29%) sogna di poter viaggiare tutto l’anno, il 26% desidera una vacanza in un altro continente e il 23% vorrebbe fare un’esperienza di studio all’estero.
«Il viaggio diventa così il tempo di vita più investito per questi 18enni, caratterizzati da una maggiore consapevolezza, pragmaticità e competenza rispetto ai più giovani – osserva Francesco Morace, presidente di Future Concept Lab – E grazie alle compagnie low cost, l’Europa diventa la loro casa comune: dalla ricerca di visibilità si passa al desiderio di autenticità e autorealizzazione attraverso l’esperienza reale del mondo».
E se si guarda alle aspirazioni profonde dei giovani nati nel 2007, nella top 3 della felicità, oltre al desiderio di viaggiare, sul podio c’è il desiderio di costruire la propria vita attorno alle passioni (18,2%) e il sogno di farsi una famiglia.
«A ben vedere il viaggio è il nuovo rito di passaggio – sottolinea Giuseppe Pasceri, ceo di Subito.it – Ancor prima della patente e dell’auto propria. E questo sicuramente perchè viaggiare è sinonimo di autonomia e libertà per i neomaggiorenni italiani. Per la prima volta possono partire da soli e scoprire il mondo senza un tutore».



