Il Venezuela non fa marcia indietro. Caracas ha sospeso da lunedì le licenze operative di Iberia, Air Europa e Plus Ultra, rimanendo insensibile all’appello di Iata, che chiedeva di riconsiderare il provvedimento, emanato anche nei confronti di Tap Air Portugal, Turkish Airlines, Gol, Latam (Lan) e Avianca. Le compagnie hanno deciso di sospendere provvisoriamente i voli da e per il Paese sudamericano, a seguito dell’emissione di avvisi di sicurezza aerea da parte di Stati Uniti e Spagna.
Le tre compagnie che operano voli diretti tra Spagna e Venezuela, hanno ricevuto direttamente le notifiche dal governo di Caracas, che le informa della sospensione delle rispettive licenze per operare nel Paese. Il testo – inviato dal ministero dei Trasporti e dall’Istituto nazionale di aeronautica civile (Inac) – è firmato dal presidente di Inac, Edwing José Reyes Martínez.
L’autorità aeronautica ha giustificato la decisione accusando le compagnie di “unirsi ad atti di terrorismo di Stato” – chiamando in causa gli Stati Uniti – a seguito della cancellazione unilaterale delle loro rotte da e per il Venezuela. La misura è stata attuata dopo la scadenza di un ultimatum di 48 ore emesso lunedì scorso dal ministero dei Trasporti, che esortava i vettori a riprendere i collegamenti, pena la perdita dei diritti di traffico aereo permanenti.
LO STATEMENT DELLE COMPAGNIE
Iberia – che ha cancellato tutti i voli fino al 31 dicembre – ha confermato di aver ricevuto la lettera dalle autorità venezuelane il 26 novembre, dopo aver sospeso le operazioni il 24, indicando la sicurezza dei passeggeri come priorità.
A seguire Air Europa – che ha prorogato la sospensione dei voli fino al 12 dicembre – e Plus Ultra, che risulta il vettore più danneggiato, poiché concentra tutte le sue operazioni in America Latina, ma ha confermato la cancellazione delle operazioni fino all’8 dicembre, quando valuterà la situazione per prendere una nuova decisione.
Oltre all’avvertimento della Federal Aviation Administration(Faa) statunitense, lunedì l’Agenzia spagnola per la sicurezza aerea (Aesa) ha emesso una nuova “forte raccomandazione” agli operatori civili di non sorvolare la Fir (le regioni in cui è suddiviso lo spazio aereo) dell’aeroporto di Caracas Maiquetía fino al 31 dicembre.
Il nuovo “notam” è arrivato dopo che sabato scorso l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) ha lanciato l’allarme sui rischi connessi alle operazioni in Venezuela fino al 31 gennaio.
L’IMPATTO SULLE OPERAZIONI
Iberia ha cinque frequenze settimanali tra Madrid e Caracas (dieci voli in totale), le stesse di Air Europa, mentre Plus Ultra ne ha quattro, una delle quali fra Tenerife e la capitale venezuelana.
Le compagnie aeree venezuelane Laser (che noleggia aerei ed equipaggi da Plus Ultra) ed Estelar (con aerei noleggiati da Iberojet) hanno rispettivamente quattro e tre frequenze. Anche questi due vettori hanno sospeso le operazioni, ma non risulta che il governo guidato da Nicolás Maduro abbia ritirato le loro licenze.
Attualmente sono quattro le compagnie aeree internazionali che continuano ad operare in Venezuela: Copa, Wingo, Satena e Boliviana de Aviación.



