A Bto tra ologrammi, dati e fantasia: “Il futuro è già qui”

by Roberta Moncada | 25 Novembre 2021 15:05

Si è aperta a Firenze, nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, la 13ª edizione di Bto-Be Travel Onlife, la manifestazione interamente dedicata all’innovazione tecnologica per il turismo, organizzata da Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze, Toscana Promozione Turistica, PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana. L’evento, quest’anno con un programma ibrido in presenza nel capoluogo toscano e online, si svolge fino al 30 novembre in tre location diverse nel capoluogo fiorentino.

Da tutti i panel, è emerso fortemente il ruolo che il digitale ha già – e che avrà sempre di più- nel plasmare, ed arricchire, la realtà, soprattutto in ambito turistico.

La giornata si è aperta con i saluti istituzionali del sindaco di Firenze, Dario Nardella, di Cecilia Del Re, assessore al turismo del comune di Firenze e di Leonardo Marras, assessore alle attività produttive,e al turismo della Regione Toscana. Tutti loro hanno evidenziato come anche la pubblica amministrazione si stia orientando verso una digitalizzazione che creerà città più trasparenti, inclusive e accessibili, con rispetto della città e della comunità, dove un turismo sostenibile riduca la distanza tra turista e cittadino.

L’opening della cinque giorni fiorentina, ha visto poi per la prima volta intervenire alcuni relatori in versione ologramma. È il caso di Roberta Garibaldi, nuova ad di Enit, che ha parlato dell’innovazione tecnologica a servizio del comparto turistico, in particolare di quello enogastromomico, che permette ormai di creare un link tra urbano e rurale, grazie alle esperienze possibili attraverso la realtà aumentata, e la creazione di contenuti sempre più fruibili grazie alle infinite possibilità dell’edutainment e del gaming. Sempre più centrale, in tema di enogastronomia, il tema delle blockchain, che permette di contrastare la contraffazione e l’Italian Sounding creando valore anche per le imprese sul territorio e incoraggiando i flussi turistici in entrata. Fondamentale, per Garibaldi, un approccio data-driven che possa fornire un quadro aggiornato e puntuale del mercato.

E proprio sull’approccio data-driven, e sugli strumenti che Google mette a disposizione anche di piccole realtà, si è concentrato l’intervento di Furio Gianforme, industry head travel, apps & education di Google, e  Giovanni Benassi, travel anaytical lead Google Italy.

Destination Insights e Hotel Insights, sono infatti i tool –aperti e utilizzabili da tutti – che Google ha studiato per analizzare l’andamento della domanda per accomodation, destinazioni e voli, a livello internazionale e nei singoli territori.

Tecnologia sempre più importante anche per il tour operating. Lo sottolinea Gabriele Burgio, presidente e amministratore delegato del Gruppo Alpitour, che durante il suo intervento dal palco di Bto, ha parlato di come ormai la tecnologia – specialmente per quanto riguarda l’analisi dei dati e la profilazione dei clienti – sia elemento imprescindibile per gli operatori[1] che vogliano essere competitivi, ed ha parlato degli investimenti del Gruppo per l’implementazione di un nuovo sistema informatico.

Ma tecnologia vuol dire sempre più realtà aumentata. Come ha sottolineato Massimo Canducci, chief innovation officer engineer, questa tecnologia cambierà radicalmente il comportamento dei viaggiatori, sia in fase di scelta e programmazione del viaggio (non è da escludere che presto si possa dare la possibilità al pubblico di “provare” tramite realtà virtuale l’albergo, l’esperienza o la destinazione in questione prima dell’acquisto, ndr), sia durante il viaggio (ad esempio tramite degli occhiali virtuali che mi diano informazioni sulla destinazione).

E quello che da noi sembra uno scenario realistico, ma ancora con un forte allure futuristico, in Cina è già realtà. Lo hanno dimostrato gli interventi di Jane Sun, ceo del gigante cinese delle Ota del gruppo Trip.com, e di Ashley Dudarenok Galina, esperta di universo digitale cinese, che in collegamento da Hong Kong e Shanghai hanno spiegato come la pandemia abbia accelerato ancora di più il processo di digitalizzazione del turismo cinese, facendo diventare assolutamente comuni fenomeni come il cloud-traveling e il live-streaming, musei che offrono esperienze di realtà aumentata, robot-guide turistiche, riconoscimento facciale per facilitare il contingentamento e hotel completamente digitalizzati.

Anche gli hotel in occidente però, stanno capendo l’importanza della digitalizzazione. Lo spiega Marco Gilardi, director of operations di Nh Hotel Group, gruppo alberghiero che sta investendo moltissimo in tecnologia e digitalizzazione, soprattuto per quanto riguarda quella che Gilardi definisce la parte “software” dell’hôtellerie, ovvero i servizi. Ecco quindi smartbed che offrono un cielo stellato prima di addormentarsi, oppure dei touch-point sulle terrazze panoramiche che spieghino cosa si vede intorno, o ancora delle mostre di arte in 3d e dispositivi nelle location storiche della catena, che mostrano la storia della struttura e del luogo dove sorge, per valorizzare e comunicare al meglio il legame degli hotel con il territorio.

Bando quindi all’idea della tecnologia come strumento da freddi cyborg che parlano con voci metallizzate e spoetizzano la realtà: la prima giornata di Bto ha dimostrato anzi che la digitalizzazione può scatenare la creatività e veicolare forme d’arte inedite, ed impreziosire l’esperienza turistica.

Il caso più evidente in questo senso è quello di TeamLab, che crea vere e proprie opere d’arte di realtà immersiva tramite l’uso di proiezioni, giochi di luce e proiezioni digitali. Tra gli esempi più suggestivi il Toji temple di Kyoto, dove sono state ricreate atmosfere giapponesi del passato, oppure le Takeo Hotsprings di Kyushu, dove lo studio ha ricreato dettagli di una foresta naturale, creando di fatto una natura digitalizzata, completamente integrata con la realtà.

La tecnologia in costante evoluzione apre scenari, rischi e opportunità ancora inesplorati, e su cui vale la pena fare una riflessione collettiva per capire tutte le implicazioni che questi cambiamenti potranno avere nel modo di viaggiare, soprattutto nella post-pandemia.

Endnotes:
  1. ia elemento imprescindibile per gli operatori: https://www.lagenziadiviaggimag.it/tour-operating-la-grande-sfida-vista-da-burgio/

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