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AccorHotels taglia il traguardo dei cento Paesi

AccorHotels consolida la propria presenza internazionale raggiungendo quota 100 Paesi. Dopo 50 anni dall’apertura del primo Novotel in Francia, il Gruppo alberghiero arriva ad avere – nel 2017 – un portfolio che include 4.300 hotel e 600mila camere. E per i prossimi cinque anni, si prevedono 870 nuovi alberghi, di cui il 79% in mercati in forte crescita.

Nello scorso anno, sono stati i segemnti Luxury e Upscale a registrare una forte crescita, con cifre raddoppiate rispetto al 2016: sono stati aperti 30 hotel e sono stati firmati accordi per altre 60 strutture principalmente in Asia Pacifico (59%) e Africa-Medio Oriente (24%). Oltre ai brand iconici, AccorHotels si sta espandendo poi nel lifestyle, con 15 So Sofitel previsti da qui al 2022.

Gaurav Bhushan, chief development officer di AccorHotels, afferma: «La nostra strategia di sviluppo è molto semplice: rimanere leader nei bacini dove siamo già dominanti e accelerare la crescita in quelli emergenti. L’ampio portafoglio di brand del Gruppo e la sua politica di acquisizione e innovazione, giocano quindi un ruolo chiave nella nostra crescita. Nel 2017 abbiamo siglato diversi progetti di rilievo, e la sottoscrizione del Mercure Dubai, da 1.015 camere e destinato a diventare il più grande Mercure in tutto il mondo, così come la ristrutturazione in corso di Ibis Barcellona, sono chiari esempi della nostra costante crescita e del rapido ritmo di innovazione nel segmento economico e midscale».

AccorHotels, inoltre, ha siglato una partnership con Th Resorts per una nuova affiliazione in Italia: dal prossimo 30 aprile il Green Park Resort di Tirrenia – hotel 4 stelle con 148 camere e cinque ville – entra a far parte del marchio Mercure Hotel.

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