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Aeroporti Usa colpiti dagli hacker filo russi

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Nelle stesse ore in cui, lunedì, il violento raid missilistico russo ha devastato l’Ucraina, gli Stati Uniti sono stati colpiti da un duro cyber attack condotto – secondo l’intelligence – da un gruppo di hacker filo russi noto come Killnet. Nel mirino i siti web dei principali aeroporti Usa, tra cui Atlanta, Chicago, New York e Los Angeles, mandati temporaneamente in tilt, senza alcuna ripercussione sulle operazioni di volo.

I gestori degli scali hanno informato la Tsa – Transportation Security Administration e l’Fbi, che ha affermato di essere a conoscenza dell’incidente ma di non avere ulteriori informazioni.

L’attacco informatico condotto da Killnet è stato coordinato su Telegram, dove è stato pubblicato l’elenco degli aeroporti. Si è trattata di un’operazione di tipo Dos, denial-of-service, in cui il target è inondato di traffico fino a quando non può rispondere o si arresta in modo anomalo.

L’azione è stata derubricata alla categoria di “fastidio pubblico”, senza gravi minacce alla sicurezza, perché non ha preso di mira i sistemi interni che avrebbero materialmente influenzato le operazioni nello scalo.

Tra le testimonianze riportate dal The Washington Post, quella dell’autorità portuale di New York/New Jersey, secondo cui il sito web dell’aeroporto LaGuardia è andato in “down” intorno alle 3 del mattino di lunedì.

“L’incidente è stato rilevato rapidamente l’incidente e, nel giro di 15 minuti, il problema è stato affrontato, avvisando immediatamente le autorità federali”, ha affermato l’agenzia in una nota.

All’aeroporto internazionale di Denver, l’attacco è iniziato intorno alle 11 dello stesso giorno, hanno riferito i funzionari. L’operatività del sito web dell’aeroporto è stata parzialmente interrotta, per poi essere prontamente ripristinata. “Nessun sistema interno è stato compromesso e non ci sono state interruzioni operative”, ha sottolineato anche in questo caso la società di gestione dello scalo.

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