Visite e incassi record nel 2025: il ministro del turismo Daniela Santanchè, nel presentare le nuove funzionalità della Banca Dati Strutture Ricettive (Bdsr) ha anticipato le previsioni per l’incoming.
«Secondo le proiezioni Nexi possiamo già dire che prevediamo per quest’anno oltre 60 milioni di arrivi dall’estero, di cui ben 27 milioni negli aeroporti, 200 milioni di presenze straniere e incassi pari a circa 40 miliardi di euro, in crescita del 4,5%. Cifre significative che confermano la posizione di primo piano ricoperta dall’Italia nel panorama mondiale», afferma il ministro.
Previsioni rese possibili dall’ottimizzazione della raccolta dati, che è anche l’obiettivo del nuovo cruscotto Bdsr presentato da Santanchè: «I dati rappresentano il petrolio del nostro comparto. La loro gestione, resa ancor più performante con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, ci consentirà di dare soluzioni anche a destagionalizzazione e delocalizzazione. Queste sono le nostre vere sfide visto che oggi, in base a recenti indagini, il 75% dei visitatori stranieri soggiorna e si concentra solo nel 4% del nostro territorio. Quindi, a mio avviso, non c’è un problema di overtourism, ma semmai c’è l’esigenza di approcciare alla gestione dell’undertourism che riguarda il 95% del nostro territorio ancora tutto da scoprire e visitare».
Da qui l’importanza delle nuove funzionalità della Bdsr, come illustrato dal ministro: «Si tratta di un cruscotto che permetterà a tutti i Comuni di accedere, monitorare, mappare e geolocalizzare tutte le strutture per affitti brevi. Lo scopo è tenere sotto controllo questo tipo di attività, senza intenti punitivi ma in una ottica di collaborazione per tutte le comunità locali, facendo emergere il sommerso. Siamo partiti dal Cin, senza il quale non si può salire a bordo delle piattaforme per gli affitti brevi. Un gioco di equilibri per rispettare la proprietà privata, le esigenze degli operatori dell’ospitalità e l’attività di chi vuole svolgere un ruolo nell’extra-alberghiero».
Le nuove funzionalità della Bdsr saranno intuitive e consentiranno di individuare le strutture senza Cin o quelle con un Cin da verificare, visualizzare le strutture che hanno richiesto il Cin e non l’hanno ancora ottenuto, per completare la mappatura sul territorio. Aggiornare il registro delle verifiche comunali e creare un elenco di strutture non regolari che dovranno essere rimosse e quindi cancellate dalle piattaforme. Il cruscotto consentirà anche di elaborare statistiche sulle capacità ricettive di ogni singolo territorio, e quindi un aggiornato quadro dell’offerta extra-alberghiero. Attraverso questa funzione sarà possibile anche ottimizzare la gestione dei flussi.
Da parte sua, Francesco Felici della direzione generale del Mitur ha spiegato: «La Bdsr lavora e si interfaccia con 21 banche dati territoriali con aggiornamenti giornalieri. Oggi l’88% delle strutture censite sul territorio dispongono di un Cin in regola con la normativa nazionale, regionale e comunale. Abbiamo quindi messo a sistema uno strumento per un adeguato coordinamento per le verifiche ed i controlli sul territorio. Uno strumento a disposizione dei Comuni per adeguare tutto il territorio alla normativa europea. L’accesso dei Comuni sarà reso possibile con un’area dedicata e inizia così la seconda fase operativa della Bdsr».
Soddisfazione per l’operatività del cruscotto è stata espressa anche dalla rappresentante dell’Anci e sindaca di Viterbo Chiara Frontini, che ha sottolineato: «Sono ormai tantissime le città italiane coinvolte nel fenomeno degli affitti brevi e avere oggi uno strumento in più per il governo di processi nei quali intervengono anche necessità abitative di studenti e lavoratori stagionali, consentirà di individuare migliori soluzioni logistiche. Sarà importante anche fare formazione e informazione per l’utilizzo del cruscotto, perché ci possano essere anche ulteriori evoluzioni come ad esempio la eventuale possibilità di incrociare i dati relativi all’imposta di soggiorno e perfezionare così le procedure di incassi per gli obblighi erariali. Ciò permetterà anche di sviluppare nuove policy per il turismo e nuove forme di marketing».

