Air Europa fa gola a tanti. Eccome se fa gola. Anzi, per dirla come Renato Scaffidi, country manager della compagnia spagnola in Italia, è un «bocconcino prelibato». Di 39 anni, di cui 25 trascorsi (anche) in Italia. Ben portati, non c’è che dire.
A proposito di gola e bocconcini, è qui la festa: sono le 21 di martedì 20 maggio, i camerieri stanno servendo trofie con pesto e guanciale ai tavoli dell’Harry’s Bar, storico locale a un’incollatura dalla Fontana di Trevi, che ci siamo goduti poco prima dal rooftop. La celebrazione per le nozze d’argento di Air Europa è in pieno svolgimento: dopo la prima sontuosa tappa a Palazzo Colonna – la Galleria, con tanto di palla di cannone francese incastonata nel gradino, ha strappato un wow generale agli ospiti – l’emozionante visita sotterranea all’area archeologica de “La Città dell’Acqua”, con il castellum aquae dell’Acquedotto Vergine.
La torta con il claim, “25 anni nel blu dei cieli italiani”, è pronta sul tavolo. in attesa di taglio e foto di rito. Siamo agli sgoccioli. L’Ambasciatore di Spagna in Italia, Miguel Ángel Fernández-Palacios, ha impartito la sua benedizione al termine della celebrazione, il direttore vendite di Air Europa, Bernardo Botella, ha completato il suo intervento – un mix di spagnolo e italiano – e Renato Scaffidi, esaurito il suo speech, cede all’assedio del cronista.

Completo blu, cravatta celeste a pois, molla il piatto accanto a un pianoforte: pronto. 63 anni, oltre 40 di esperienza nel turismo e nel trasporto aereo, nel 2023 Scaffidi è stato inserito da Forbes Italia tra i top manager dell’anno, quell’anno unico del settore turistico. Segni particolari: milanista fino al midollo – e qui siamo agli antipodi – e calciatore in attività: «Gioco sempre, il fiato c’è». Bene.
Tanti auguri, Scaffidi. Non si vive di solo compleanno, però, perché Air Europa deve fare i conti anche con l’altra faccia dell’attualità: sono incessanti infatti, i rumors sulla vendita di una parte del capitale nelle mani di Globalia, il Gruppo turistico spagnolo della famiglia Hidalgo che controlla il vettore.
È di martedì la notizia che Air France-Klm e Lufthansa avrebbero congelato la trattativa, ritenendo eccessiva la valutazione della compagnia di 1 miliardo. E c’è anche il capitolo del saldo del debito. Da dove partiamo?
«Da una premessa: durante la pandemia abbiamo riorganizzato l’azienda e non abbiamo licenziato nessuno, facendo un grande sforzo economico, quasi un unicum nel trasporto aereo. E fino a poco prima eravamo in crescita esponenziale. Peraltro non abbiamo cancellato nemmeno un volo nel post Covid, perché avevamo la squadra già pronta. Gli altri, che invece hanno licenziato, hanno dovuto annullare migliaia di voli per mancanza di macchine e personale».
Va bene, ma Air Europa cambia padrone o no?
«La verità è una: Air Europa è un bocconcino prelibato in un mercato che va verso l’aggregazione. Questo dice l’attualità: i grandi Gruppi stanno facendo shopping e Air Europa, per struttura e risultati, è una compagnia “molto interessante”. Con Iberia siamo i leader sull’America Latina e questo, inevitabilmente, ci mette al centro dell’attenzione. Dopo il tramonto della trattativa con Iag per il veto dell’Ue, sono spuntate all’orizzonte Air France-Klm e Lufthansa e, più di recente, anche Turkish Airlines».
Ma è vero che Air France-Klm e Lufthansa si sono spaventate dopo la valutazione degli Hidalgo?
«Alt: questo è un discorso che riguarda la proprietà, sono considerazioni fatte ai piani alti che ci passano sopra la testa. Noi possiamo solo lavorare nel miglior modo possibile per far acquisire ancora più valore all’azienda e portare avanti un servizio che sia soddisfacente per agenzie di viaggi e tour operator. Senza dimenticare che siamo una delle compagnie più ecosostenibili in Europa: abbiamo già abbattuto il carbone del 21%».
C’è sempre in piedi il discorso del debito da saldare. Vogliamo chiarire?
«È semplice: noi abbiamo già saldato tutta la tranche della prima parte del debito contratto con le banche. Resta poi, con scadenza a fine 2026, il debito con la Sepi – la nostra Cassa Depositi e Prestiti – per 475 milioni di euro».
Ci vediamo fra 25 anni?
«Beh anche prima. Perché se il 2025 coincide con i 25 anni in Italia, l’anno prossimo Air Europa compie 40 anni».
Altro giro, altra festa. Buon compleanno allora. Nel blu dei cieli italiani.
Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004
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