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Airbnb crea un fondo da 250 milioni per sostenere gli host

Di fronte all’emergenza da coronavirus, Airbnb corre ai ripari per risarcire host e viaggiatori. Con una lettera aperta, il ceo  della società californiana Brian Chesky ha annunciato l’istituzione di un fondo da 250 milioni di dollari per gli host che hanno risentito delle cancellazioni, oltre che quella di un ulteriore fondo da 10 milioni di dollari, dedicato ai superhost e agli host di “Esperienze” che sono in difficoltà nel pagare l’affitto o il mutuo.

In questo secondo caso, potranno potranno essere richiesti fino a 5mila dollari di finanziamenti a fondo perduto, grazie alle donazioni effettuate dai dipendenti (per 1 milione di dollari) e dai 3 fondatori di Airbnb (per 9 milioni di dollari).

«Il mondo del turismo è cambiato drasticamente l’11 marzo 2020 quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato il COVID-19 pandemia globale. Da allora, Airbnb si è impegnata a supportare i viaggiatori attraverso la propria assistenza, le comunità locali con il lancio di iniziative per fronteggiare l’emergenza, ma anche a trovare soluzioni per ridurre l’impatto sulla community di host», ha commentato l’iniziativa Chesky.

Sempre in tema di rimborsi, Airbnb ha anche deciso di prevedere un risarcimento completo (“indipendentemente dal consenso o meno degli “host”) nei confronti dei viaggiatori in possesso di una prenotazione per il periodo compreso tra il 14 marzo e il 14 aprile. Per quanto riguarda, invece, le prenotazioni al di fuori di questo spazio temporale, le politiche di cancellazione rimangono quelle sottoscritte al momento del contratto.

 

 

 

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