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Aiuti Quater, le misure per le imprese

giorgetti

Viaggia verso le Camere il dl Aiuti Quater, tecnicamente “decreto Energia”, proposto  dal presidente Giorgia Meloni e dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e approvato giovedì sera dal Consiglio dei ministri.

Una strada che si preannuncia in salita quella del primo grosso provvedimento del governo a guida Fratelli d’Italia, che vede tra i suoi nodi cruciali il passaggio del superbonus edilizio dal 110 al 90%. Proprio su questo passaggio il dibattito si preannuncia acceso e si prevedono correttivi al testo nel passaggio parlamentare.

Ma vediamo le principali misure “salva imprese” contenute nel dl varato da Palazzo Chigi, che investe 9,1 miliardi di euro provenienti dall’extragettito fiscale per contrastare il caro energia.

BENEFIT PER I DIPENDENTI. Si innalza per il 2022 il tetto dell’esenzione fiscale dei cosiddetti “fringe benefit” aziendali, fino a 3mila euro. Obiettivo: incrementare gli stipendi dei lavoratori, attraverso il rimborso anche delle utenze (acqua, luce e gas).

CONTRIBUTI PER ACQUISTO DI ENERGIA E GAS. Con uno stanziamento di 3,4 miliardi di euro, si proroga fino al 31 dicembre 2022 il contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese e delle attività come bar, ristoranti ed esercizi commerciali per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Confermate le aliquote potenziate del credito di imposta pari a: 40% per le imprese energivore e gasivore; 30% per imprese piccole che usano energia con potenza a partire dai 4,5 kW.

BOLLETTE RATEIZZATE. Per fronteggiare l’incremento dei costi dell’energia, le imprese potranno richiedere ai fornitori la rateizzazione, per un massimo di 36 rate mensili, degli importi dovuti relativi alla componente energetica di elettricità e gas naturale per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023.

Al fine di assicurare la più ampia applicazione della misura, Sace Spa è autorizzata a concedere una garanzia pari al 90% degli indennizzi generati dalle esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale residenti in Italia. La garanzia è rilasciata a condizione che l’impresa non abbia approvato la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni negli anni per i quali si richiede la rateizzazione, sia per sé stessa che per quelle del medesimo gruppo.

TETTO AL CONTANTE. Dal 1° gennaio 2023 la soglia massima per il pagamento in contanti passa da 1.000 a 5.000 euro.

PAGAMENTI E FATTURE TELEMATICHE. Sono stati stanziati 80 milioni di euro per la concessione di un credito d’imposta agli esercenti per la trasmissione della fattura telematica all’Agenzia delle entrate. Il contributo è pari al 100% della spesa sostenuta, fino a 50 euro per ogni registratore telematico acquistato.

Tra gli altri interventi previsti nel dl Aiuti Quater:

SCONTO SULLE ACCISE DELLA BENZINA. Il governo ha stanziato 1,3 miliardi di euro per la proroga dal 19 novembre al 31 dicembre 2022 dello sconto fiscale sulle accise della benzina e del diesel, che conferma il taglio di 30,5 centesimi al litro (considerato anche l’effetto sull’Iva). Per il Gpl lo sconto vale 8 centesimi di euro ogni kg, che sale a circa 10 centesimi considerando l’impatto sull’Iva.

SUPERBONUS90. Come già detto, il decreto prevede la rimodulazione al 90% per le spese sostenute nel 2023 per i condomini e si introduce la possibilità, anche per il 2023, di accedere al beneficio per i proprietari di singole abitazioni, a condizione che si tratti di prima casa e che i proprietari stessi non raggiungano una determinata soglia di reddito (15mila euro l’anno, innalzati in base al quoziente familiare).  Il superbonus si applica invece al 110% fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022.

«Abbiamo rinnovato e rafforzato la copertura per il mondo delle imprese contro il caro energia», ha dichiarato il ministro Giancarlo Giorgetti nel corso della conferenza stampa tenuta all’indomani del Cdm.

Il responsabile del Mef ha anche commentato le previsioni della Commissione europea che indicano per l’Italia una crescita dell’0,3 nel 2023: «È la prova che siamo sulla strada giusta: prudenza, realismo e responsabilità continueranno a essere i nostri criteri d’approccio anche per la prossima manovra».

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