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Alitalia, si allungano i tempi della trattativa easyJet-Delta

Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro svoltosi ieri a Londra tra Delta, easyJet e le Ferrovie dello Stato, la prima riunione tra i tre possibili partner nell’operazione di salvataggio di Alitalia. La prima in agenda dopo che il cda delle Fs, lo scorso 13 febbraio, aveva deliberato di aprire una trattativa con americani e inglesi, lasciando di fatto sullo sfondo l’ipotesi Lufthansa (che comunque rimane alla finestra in attesa di capire se la trattativa andrà a buon fine, ndr).

In attesa di rivedersi tra una decina di giorni – per il gruppo guidato da Gianfranco Battisti, l’intenzione sarebbe quella di chiudere l’accordo entro la fine di marzo – a mostrarsi più attendista delle altre, come riporta Il Sole 24 Ore, sarebbe stata easyJet, più impegnata in queste settimane a valutare i possibili scenari post-Brexit.

Intanto, nelle stesse ore in cui nella capitale inglese si svolgeva il vertice tra i tre partner, dall’Italia non ha mancato di fare sentire la sua voce il vicepremier, Matteo Salvini: «A me interessa che chi vuole arrivare in Italia ci arrivi: il turismo per noi è come il petrolio per l’Arabia Saudita. Senza ricommettere gli errori commessi in passato, è troppo importante avere una compagnia di bandiera che punti sull’Italia e che riapra alcune rotte che erano state chiuse».

Da parte sua, rispondendo a un’interrogazione alla Camera, il ministro dell’Economia Giovanni Tria aveva sgombrato il campo da alcune ipotesi che erano circolate nei giorni scorsi: «Non c’è in campo una ri-nazionalizzazione di Alitalia, la soluzione non può che essere di mercato trainata da soggetti che hanno una posizione di rilievo sul mercato dell’aviazione civile».

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