Alla scoperta di Alula, primo sito Unesco dell’Arabia Saudita

by Serena Martucci | 28 Febbraio 2020 7:00

Un’oasi grande quanto il Belgio. Ricca di dune, santuari e templi funerari. Un gioiello archeologico sul quale l’Arabia Saudita ha deciso di investire fino al 2035 ben 20 miliardi di dollari e che promette di essere la prima regione pronta ad aprirsi al turismo internazionale, puntando ad accogliere per la stessa data 2 milioni di viaggiatori.

Le bellezze di Alula, primo sito Unesco del Paese, sono state presentate ufficialmente al mercato italiano dalla Royal Commission for Alula alle Terme di Diocleziano a Roma. In occasione della mostra Road of Arabia, la commissione nata per promuovere e preservare la destinazione turistica ha mostrato le tombe naturali scavate nella roccia dell’antica città di Hegra, città nabatea seconda solo a Petra, i 131 monumenti disseminati della zona e le numerose attività che è possibile praticare, dal giro in mongolfiera sopra i canyon di roccia rossa, agli spettacoli con artisti internazionali fino alle visite naturalistiche alla scoperta di gazzelle e piante rare.

«Un viaggio ad Alula è un viaggio nel tempo dalla cultura nabatea all’Impero romano ed islamico – commenta Melanie de Souza, director destination marketing della Royal Commission for Alula – Attualmente l’area ospita tombe di straordinaria bellezza, con iscrizioni in aramaico, un’immensa riserva naturale e regala paesaggi spettacolari. A oggi abbiamo a disposizione 300 camere per i turisti, tra resort con tende e ville o sistemazioni in 53 camper versione luxury, ma a breve verrà costruito un nuovo resort disegnato da Jean Nouvel e altre strutture, che porterà il numero delle camere a mille nel 2020 e a quasi 10mila nel 2035».

Dall’Italia il primo t.o. pronto a lanciare dei pacchetti per la nuova destinazione è Viaggi del Mappamondo. «Abbiamo costruito delle offerte di 7 giorni che prevedono visite a Jeddah, Riad ma anche il soggiorno di una notte ad Alula e, in futuro, un’estensione mare sulla costa del Mar Rosso – spiega Andrea Mele, ad di Mappamondo – È un Paese molto interessante e complesso, che si è aperto di recente al turismo internazionale, facilmente raggiungibile dal Belpaese con solo 4 ore e mezza di volo. Il primo banco di prova sarà la prossima winter».

Alula aprirà ufficialmente a ottobre e sarà raggiungibile con voli da Jeddah e da Riyad, collegate con 13 voli settimanali dall’Italia via Roma e Milano. Il visto turistico, disponibile per 50 Paesi, dovrebbe facilitare lo sviluppo del settore in Arabia Saudita. Il primo assaggio sarà ad aprile 2020, quando Alula accoglierà il G20 del turismo.

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