Alluvione in Emilia-Romagna,
Babbi: «Il turismo si rialzerà»

by Fabrizio Condò | 18 Maggio 2023 15:51

«Risaliremo la china in fretta come al solito: nel giro di una settimana tutte le strutture turistiche saranno accoglienti come lo erano sette giorni fa». Quello di Andrea Babbi – vicepresidente nazionale Fiavet e delegato per Emilia Romagna e Marche, già dg Enit e ad dell’Atp Emilia Romagna – non è ottimismo a oltranza. È consapevolezza. Una lezione di resilienza all’ennesima potenza. O, se preferite, la grande capacità di una regione, l’Emilia Romagna appunto, di sapersi risollevare in un amen da un’alluvione devastante nel cuore di maggio, mese che per statuto fa rima con sole e primi caldi e che invece ha flagellato senza pietà la popolazione, portando acqua a tonnellate, morte e distruzione. «Un altro terremoto», il commento di uno scosso Stefano Bonaccini, il governatore.

Da dove si parte, Babbi? «Dalle nove vittime: quella è la vera tragedia. Al resto si rimedia, come dimostra la voglia di reagire di tutti in Emilia Romagna. Stiamo combattendo, non ci ferma niente: non ci è riuscito il terremoto, non ce la farà l’alluvione. Cittadini e imprenditori hanno già creato una rete efficiente di soccorsi, i Comuni hanno organizzato le squadre di volontari e c’è stata una disponibilità straordinaria per affrontare a viso aperto un’emergenza che ha aperto voragini dal punto di vista sociale ed economico. Pensiamo al dramma degli oltre 13.000 sfollati: gli alberghi si sono subito messi a disposizione per garantire l’ospitalità, come era successo durante il terremoto del 2012».

Già, gli hotel, che pure avevano riportato danni ingenti per i mancati introiti dopo la decisione – sacrosanta – di rinviare il Gran Premio di Imola di Formula Uno, che da queste parti è una sorta di messa laica, considerando il legame viscerale con la Ferrari. Confermato, invece, un po’ a sorpresa il concerto di Bruce Springsteen a Ferrara: da una parte il delirio per The Boss, dall’altra il delirio di un’Emilia Romagna ferita, ma non piegata. Un esempio? Le agenzie di viaggio, sottolinea Babbi: «Hanno continuato ad assistere i clienti anche in un frangente così delicato e fra due o tre giorni saranno nuovamente in pista come sempre».

Poi, ci tiene a sottolineare Babbi, c’è da dire un grazie grande così alla sensibilità del turismo piemontese: «Gabriella Aires, la presidente di Fiavet Piemonte, non ci ha pensato su due volte a ha deciso di non annullare un tour di clienti previsto in questi giorni proprio in Emilia Romagna, mantenendo il programma di visite. La comitiva si è fermata ieri a Parma, perché oltre non si poteva andare, ma proseguirà il viaggio».

Eppure muoversi in questo momento in Emilia Romagna non è l’esercizio più semplice del mondo, con 23 fiumi esondati, frane un po’ ovunque, 400 strade interrotte e la circolazione ferroviaria in tilt. Nessuna ripercussione, fortunatamente, sul trasporto aereo. Intanto, l’Aeroporto di Forlì continua a fornire il massimo sostegno ai soccorritori e resta il primo punto d’approdo degli elicotteri di Aeronautica Militare, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia, Esercito, Provincia Autonoma di Trento e Soccorso Svizzero, che incessantemente hanno fatto la spola tra le zone colpite dalle esondazioni dei fiumi e dalle numerose frane nell’area collinare.

E mentre il Parco di Mirabilandia ha annunciato che resterà chiuso venerdì 19, sabato 20 e domenica 21, sulla riviera si procede ad un primo bilancio, meno drammatico del previsto: «Poteva andare molto peggio», ha chiarito Diego Casadei, presidente della Cooperativa bagnini di Riccione. La mareggiata ha danneggiato lievemente passatoi e ombrelloni, anche se serviranno dieci giorni per capire quanta parte del bagnasciuga è stata mangiata».

Le mareggiate non hanno risparmiato neppure il litorale veneto. È lunga circa 2 chilometri l’erosione nella zona Pineta di Jesolo, che ha riportato i danni maggiori, e sul litorale est a Bibione. Danni più contenuti a Eraclea, Caorle e Cavallino-Treporti.

Intanto, è stata promossa la raccolta fondi “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”. Chi volesse donare, può fare un bonifico intestato a “Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna”. L’iban è: IT69G0200802435000104428964. La causale: “Alluvione Emilia-Romagna”.

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