Sarà un anno in utile, per American Airlines. La compagnia aerea statunitense ha ridotto le perdite nel terzo trimestre e prevede ora di chiudere l’anno in positivo, trainata dalla ripresa dei viaggi d’affari e di piacere nel mercato interno. Allontanati, dunque, i timori espressi con la precedente trimestrale.
LA TRIMESTRALE
Nel trimestre, American Airlines ha superato le aspettative, registrando una perdita di 114 milioni di dollari, pari a 17 centesimi per azione, rispetto a una perdita di 149 milioni di dollari, pari a 23 centesimi per azione, nello stesso trimestre dell’anno precedente. Anche la perdita su base rettificata è stata di 17 centesimi per azione, contro attese per una perdita di 28 centesimi. I ricavi si sono attestati a 13,69 miliardi di dollari, superando le proiezioni degli analisti, che si attestavano a 13,63 miliardi di dollari.
L’OUTLOOK
American Airlines ha comunicato che la società si avvia verso utili rettificati tra i 45 e i 75 centesimi per azione, nel quarto trimestre, e ora prevede così tra i 65 e i 95 centesimi per azione di utili per tutto il 2025. In precedenza, aveva previsto una perdita compresa tra i 20 e gli 80 centesimi per azione per l’anno. Gli analisti intervistati da FactSet si aspettavano 30 centesimi per azione di utili nel trimestre in corso e 42 centesimi per azione per l’intero anno.
«La crescita dei ricavi delle unità premium continua a sovraperformare quella della classe principale», ha comunicato la compagnia aerea. American ha inoltre delineato i suoi piani per rafforzare la sua offerta di fascia alta, con l’obiettivo di colmare il divario sui margini con i rivali United Airlines e Delta Air Lines.
IL FUTURO È IN PRIMA CLASSE
La compagnia punta ad ampliare i posti premium a un ritmo quasi doppio rispetto a quello dei posti in cabina principale e investirà nelle infrastrutture aeroportuali, tra cui nuove lounge e altre strutture. «Siamo incoraggiati dai risultati di American Airlines e li consideriamo un’ulteriore indicazione dell’importanza dei ricavi derivanti dai servizi di cabina premium e dai programmi fedeltà», ha scritto Tom Fitzgerald di TD Cowen, in una nota citata dall’agenzia Bloomberg.
La compagnia aerea con sede a Fort Worth, in Texas, ha affermato che i ricavi unitari, un indicatore chiave della sua capacità di aumentare i prezzi dei posti offerti, sono migliorati nel corso del trimestre, con settembre che ha segnato un ritorno alla crescita positiva.
IL PESO DI TRUMP
Un rallentamento dei viaggi nazionali all’inizio di quest’anno, causato dall’incertezza economica provocata dalla guerra commerciale del presidente Donald Trump, aveva messo le compagnie aeree in difficoltà, spingendole a tagliare le tariffe per riempire i posti. Da allora, le principali compagnie aeree hanno ridotto la capacità per ripristinare il potere di determinazione dei prezzi e salvaguardare i margini.
American e Alaska Air Group avrebbero dovuto essere le uniche grandi compagnie aeree a registrare un peggioramento degli utili nel terzo trimestre – rispetto a un anno prima – a causa delle avverse condizioni meteorologiche nei principali hub di Seattle e Dallas, secondo quanto affermato dagli analisti di Deutsche Bank all’inizio di questo mese.
Il giorno prima, la compagnia aerea Southwest ha riportato un utile a sorpresa, favorito da un miglioramento delle prenotazioni di viaggio.

