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Assocamping pensa alla riapertura: «Servono aiuti economici»

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Campeggi pronti a riaprire a fine maggio, quando presumibilmente si attuerà la Fase 2, ma servono aiuti urgenti al comparto: è quanto chiede il presidente di Assocamping, Monica Saielli, che osserva: «Il riavvio di campeggi e villaggi è ipotizzabile solo in presenza di misure economico-finanziarie già avanzate all’esecutivo ed al ministro Dario Franceschini. Così come è necessario individuare in modo dettagliato e preciso i protocolli da adottare in vista della stagione estiva e i tempi di apertura delle nostre strutture ricettive».

«Il valore aggiunto di campeggi e villaggi turistici – sottolinea Saielli – è rappresentato, oggi più che mai, dai grandi spazi. Le strutture ricettive all’aria aperta sono paragonabili a grandi parchi, in cui l’incidenza dei volumi chiusi è minima rispetto alla superficie della struttura e dove il metro interpersonale può essere ampiamente rispettato. Ciascun equipaggio gode non solo di uno spazio riservato, la piazzola, un’area verde e alberata che può avere una superficie che va dai 65 mq ai 120 mq, sulla quale è installato l’allestimento mobile di proprietà del cliente (camper, roulotte o tenda) o predisposto dal gestore (casa mobile o bungalow), ma anche di spazi comuni così ampi per cui è possibile ritenere che ciascun ospite possa disporre mediamente di 30 mq».

Pulizia ed igiene sono, da sempre, il fiore all’occhiello delle strutture – secondo Assocamping – ma in ogni caso l’impegno dell’associazione è quello di implementare i turni di pulizia, disinfezione e sanificazione degli ambienti e locali comuni adottando tutti gli accorgimenti gestionali, organizzativi e strutturali necessari a rendere sicuro l’ambiente di lavoro.

«Ma è fondamentale – ribadisce Saielli – sostenere il comparto con l’istituzione di un fondo di emergenza che ristori le imprese turistico ricettive di parte del mancato fatturato, per affrontare il 2020 e per ripartire nel 2021». Tra le altre richieste di Assocamping ci sono il credito d’imposta sui canoni di locazione esteso anche alle strutture ricettive, la moratoria dei mutui a 18 mesi, la sospensione dei canoni demaniali, l’esenzione di Tari e Imu, e gli sgravi contributivi per nuove assunzioni.

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