Better Trips, la rivoluzione green e local di Evaneos

by Paola Patierno | 18 Maggio 2022 8:19

La vera variabile non è “se viaggiare”, ma “come viaggiare”. Questo è stato il focus della conferenza di presentazione dei Better Trips di Evaneos, ovvero viaggi responsabili che hanno un impatto positivo sui viaggiatori, sull’ambiente e sull’economia locale.

Il marketplace francese si è posto come obiettivo quello di diventare nei prossimi anni leader europeo nell’offerta di questo specifico prodotto, oltre ai tanti altri impegni economici e ambientali che l’azienda ha intenzione di sviluppare.

La piattaforma – nata nel 2009 in Francia e arrivata in Italia nel 2013 – conta la collaborazione di 500 agenzie di viaggi da 130 Paesi e più di 500mila viaggiatori partiti, con un livello del 94% di soddisfazione. L’idea di base di Better Trips è quella di mettere in comunicazione i viaggiatori con agenzie e esperti locali, per creare un viaggio fatto su misura e che abbia un impatto positivo sulla destinazione e sull’ambiente.

Una vera e propria promessa, come ha sottolineato Yvan Wibaux, co-fondatore e direttore generale di Evaneos: «Viaggiare non è solo un’esperienza arricchente per ciascuno, ma è un’arma a nostra disposizione per costruire un futuro migliore. Evaneos esiste proprio per questo: continuare a far vivere esperienze, costruire le condizioni perché l’indotto economico dei viaggi rimanga sui territori, rispettare – uscendo dalle tracce comuni e soggette all’overtourism – le comunità e i territori stessi e compensare le ricadute ambientali con progetti specifici e ambiziosi».

La filosofia aziendale ha una base concreta: l’impatto dei viaggi effettuati con Evaneos è calcolato attraverso la certificazione BCorp, che attesta l’impatto aziendale a livello sociale e ambientale.

Per Viola Migliori, country manager southern europe, «a sugellare il comportamento responsabile dell’azienda è la “trasformazione” di Evaneos in BCorp, ovvero la certificazione che attesta l’impatto positivo dell’agire aziendale in termini di performance sociali e ambientali. Un riconoscimento figlio di un percorso rigoroso lungo 12 mesi che non fa altro che confermare il nostro impegno nel mondo del turismo e, soprattutto, nel modo in cui il turismo lo intendiamo».

Secondo l’azienda, inoltre, il costo totale del viaggio viene suddiviso seguendo i migliori criteri della responsabilità sociale: alle piccole e medie imprese locali, infatti, va l’87% della spesa; mentre il 4,5% è destinato ai costi di gestione e il restante 8,5% rimane all’azienda e al Fondo Better Trips. Quest’ultimo, che dovrebbe raggiungere i 3 milioni di euro entro il 2025, ha come scopo quello di compensare le emissioni di carbonio stimate a destinazione, oltre alle altre azioni messe in campo come: piantare due mangrovie, raccogliere due chili di plastica per ogni viaggiatore, oltre a aiutare concretamente le agenzie locali a diventare più sostenibili.

Per diventare partner locali dei Better Trips, le piccole imprese devono superare una selezione molto accurata, accettando un codice di condotta e soddisfando il Better Trip Index (che valuta il servizio fornito ai viaggiatori basato sulle recensioni, i controlli casuali e le performance commerciali e operative).  Gli obiettivi per il futuro? Aumentare le certificazioni del fondo, incoraggiare l’imprenditoria femminile, raggiungere un numero più elevato di agenzie di viaggi, potenziare il training per adv e esperti locali entro il 2025.

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