Bit 2026, opportunità unica per leggere il futuro del turismo

12 Dicembre 07:00 2025

Per gli agenti di viaggi, interpretare i trend e accompagnare i clienti in scelte sempre più mirate è una sfida quotidiana. È in questa direzione che il Think Tank di Bit 2026 sta concentrando il proprio lavoro: un palinsesto di contenuti in via di definizione, costruito grazie alle competenze di un Advisory Board di esperti e all’adesione crescente di decine di professionisti del settore. Un osservatorio che rivoluziona il punto di vista sul viaggio: non più partendo dal prodotto, ma dalla persona. Da chi il viaggio lo progetta, lo costruisce o lo vive: i Travel Makers, ciascuno che aggiunge valore a tutta la filiera con il proprio contributo unico.

LA PAROLA ALL’ADVISORY BOARD

La reputazione dei Paesi e l’evoluzione della domanda sono tra i temi centrali. Come sottolinea Simon Anholt, fondatore del Nation Brands Index e tra i massimi esperti mondiali di reputazione dei Paesi, «La reputazione è un motore economico: cresce quando le narrazioni delle destinazioni sono autentiche e coerenti. Un insight prezioso per chi propone itinerari e costruisce storytelling personalizzati». Proprio Simon Anholt dedicherà una masterclass a destinazioni ed enti territoriali, pensata per supportare strategie di posizionamento più consapevoli.

Per Paolo Audino, senior advisor con lunga esperienza in strategie di destinazione e sviluppo internazionale, le manifestazioni di settore «sono oggi piattaforme di conoscenza che aiutano a leggere le motivazioni profonde del viaggio, un contributo decisivo per chi deve tradurre i trend in proposte tailor made». Sul fronte dell’ospitalità, Giovanna Manzi, hospitality expert ed ex ceo di Best Western Italia, evidenzia come la transizione digitale stia migliorando produttività, comunicazione e personalizzazione: «L’Ai aumenta produttività e soddisfazione dei clienti. È uno strumento che libera tempo, aggiunge competenze diffuse e permette di dedicarsi alla creatività e alla qualità del servizio».

Caroline Schaefer, esperta di trend internazionali e di dinamiche del turismo europeo, guarda invece alla nuova customer journey: «La competitività di una destinazione si gioca sempre più sulla capacità di integrare accessibilità, sostenibilità e connettività strategica, che richiedono un dialogo stretto tra attori e territori per generare valore reale lungo tutta la filiera». Infine, Paolo Verri, stratega culturale e protagonista di progetti come Matera 2019, ricorda il valore culturale del viaggio: «Le destinazioni che sanno raccontarsi con autenticità diventano più desiderabili. La cultura è il tessuto connettivo di una comunità, e una narrazione efficace nasce da storie piccole, minute, diffuse, quei frammenti in chiaroscuro che rendono vivo un territorio».

SI DELINEA IL PALINSESTO DEL TRAVEL MAKERS FEST

Prospettive che confluiscono nel programma del Travel Makers Fest, che includerà talk come “Italia Mammamia: come il mondo vede l’Italia”, in cui Anholt presenterà in anteprima esclusiva gli ultimi dati sul Nation Brand Italia; o “Nessun luogo è lontano”, dedicato a come la cultura e le storie delle territori influenzano il desiderio di viaggio; “Il potere delle immagini”, che esplora l’impatto di fotografia e linguaggi visuali sulle scelte dei viaggiatori; e “Italia, museo a cielo aperto”, un confronto sull’identità estetica del Paese e sul suo ruolo nel rendere l’esperienza più immersiva.

A questi si aggiungono inoltre gli appuntamenti di Next Level, il percorso con Academy dedicate a consulenza, hospitality, storytelling e prodotto Italia, e di Future Travel Minds, l’osservatorio che dà voce alla nuova generazione di travel expert. Per gli intermediari, un’occasione per aggiornare competenze e leggere con chiarezza le trasformazioni del mercato.

Da martedì 10 a giovedì 12 febbraio a Fiera Milano, Bit 2026 sarà il luogo dove queste visioni diventano strumenti operativi per la community degli agenti di viaggi.

Photo credit: Bit 2026

L'Autore

Commerciale
Commerciale

Guarda altri articoli