Sorriso largo, Claudio Busca, direttore retail del Gruppo Bluvacanze (di proprietà di Msc Cruises, che vanta i brand Bluvacanze, Vivere&Viaggiare e Blunet per circa 900 punti vendita) e da cinque mesi ideatore del nuovo programma premium Elite, fortemente voluto e pensato per dare supporto alle agenzie di viaggi del network.
Cosa rappresenta oggi per il Gruppo Bluvacanze?
«È molto più di un progetto: è una visione. Nasce per aiutare le nostre agenzie a guardare al mercato del futuro. Oggi fare impresa in ambito travel è complesso, servono strumenti, formazione continua, monitoraggio costante. Elite offre tutto questo, permettendo un’analisi a 360 gradi del business grazie a 16 parametri operativi che analizziamo nel dettaglio».
Cosa cambia per chi entra nel programma?
«Cambia l’approccio. Non si è più semplici venditori, ma imprenditori. Elite offre strumenti per comprendere ogni aspetto del proprio business e crescere, anche in termini di marginalità. Pensiamo al progetto Gold, ad esempio: abbiamo 31 fornitori selezionati e le adv sanno che ogni pratica chiusa genera un premio. Nel 2024 abbiamo superato il milione di euro di premi distribuiti. Il bello è che non ci sono complicazioni o limiti: tutte le vendite contano. E questo piace, perché è semplice e premia l’impegno».
Quante sono oggi le agenzie Elite?
«Sono 108, distribuite in tutta Italia. Questo dimostra che il nuovo mercato non ha più confini geografici. Le due migliori agenzie del nostro Gruppo vendono prevalentemente a clienti fuori regione. Oggi il cliente è fluido, si muove, cerca valore e personalizzazione, non solo vicinanza fisica».
In cosa consiste il supporto tecnologico che offrite?
«L’Ai è uno dei nostri fiori all’occhiello. Non la vediamo come un rischio, ma come un alleato. Proprio per questo abbiamo lanciato una AiAcademy in collaborazione con Google già sold out».
Per rispondere alla domanda, avete già attivato un secondo modulo in autunno.
«Stiamo lanciando un ciclo di formazione dedicato: cinque aule, sei lezioni ciascuna, in collaborazione con Google. La partecipazione è gratuita. Puntiamo su strumenti che semplificano la vita dell’agente e liberano tempo da dedicare al cliente».
In che modo l’Ai entra concretamente nella quotidianità delle adv?
«Pensiamo agli itinerari creati con video emozionali, ai contratti inviati e firmati digitalmente – spesso dopo le 22, quando il cliente ha tempo e voglia di fermarsi a pensare. Il tempo in agenzia va dedicato alla relazione, non alla burocrazia. Anche per questo i nostri spazi sono cambiati: niente scrivanie, ma divani, visori 3D, schermi che proiettano il sogno prima del viaggio».
Cosa cerca oggi un cliente in agenzia di viaggi?
«Vuole sentirsi importante, ascoltato, consigliato. Vuole sognare. La tecnologia aiuta, ma va addestrata, gestita, mai sostituita al fattore umano. Nei nostri corsi insistiamo sempre su un concetto: hug more. Più umanità. La relazione è il cuore del nostro mestiere».
Il programma Elite guarda anche ai dati, giusto?
«Esatto. Abbiamo costruito un sistema di analisi sartoriale: ogni agenzia può studiare la propria clientela attraverso un Crm avanzato, orientare gli investimenti, capire chi sono i clienti più redditizi, per esempio se la Gen Z restituisce più valore, si investe lì. Si tratta di business analysis vera e propria. In autunno lanceremo un nuovo applicativo che raffinerà ancora di più le misurazioni».
Che messaggio vuole lanciare al mondo delle agenzie di viaggi?
«Che insieme si vince. Il nostro network è aperto a chi vuole crescere davvero. Offriamo strumenti, supporto, visione. Chi entra nel programma Elite non entra in un club, ma in una squadra con lo sguardo puntato sul futuro».
Insomma da quando ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo del travel ha dovuto continuamente anticipare il mercato. A cosa deve la sua carriera?
«All’ambizione, alla curiosità e a una sensibilità digitale che ho sempre avuto nel Dna. Amo creare, innovare, guardare avanti. Nei prossimi cinque anni ci aspettiamo un cambiamento rapidissimo. Se non aiutiamo oggi le adv a reggere il ritmo, domani non esisteremo più, nemmeno noi come Gruppo. Per questo lavoriamo anche per farle crescere in volume e fatturato, stimolando l’apertura di nuovi punti vendita».

