Boeing ha annunciato un onere contabile di 4,9 miliardi di dollari e il rinvio del debutto del suo 777X, per una perdita netta trimestrale di 5,34 miliardi di dollari, a testimonianza della lunga ripresa che attende il costruttore statunitense, nonostante l’aumento delle consegne di aeromobili ne sostenga la liquidità.
TRIMESTRE IN PERDITA, MA FATTURATO IN CRESCITA
Nel terzo trimestre dell’anno, il costruttore statunitense ha registrato una perdita netta di 5,34 miliardi di dollari, superiore alle stime degli analisti, ma in miglioramento rispetto al rosso di 6,174 miliardi di dollari di un anno prima. La perdita è stata di 7,47 dollari per azione, superiore al -4,44 dollari previsto dagli analisti. Il fatturato è cresciuto del 30% a 23,27 miliardi di dollari, rispetto alla stima media di 22,3 miliardi di dollari.
L’azienda ha inoltre chiuso il trimestre generando più liquidità di quanta ne abbia bruciata. Ha registrato un flusso di cassa libero di 238 milioni di dollari, il suo primo risultato trimestrale positivo dal 2023. Gli analisti si aspettavano che il produttore di aerei bruciasse 884,1 milioni di dollari di liquidità, prima di raggiungere un flusso di cassa positivo nel quarto trimestre. La divisione difesa dell’azienda, che si occupa di armi, jet da combattimento e veicoli spaziali, ha registrato un utile operativo, con un aumento del fatturato del 25% a 6,9 miliardi di dollari.
Il colosso aerospaziale ha registrato quasi 16 miliardi di dollari di oneri totali per il 777X, un aereo di importanza strategica che è in ritardo di sette anni a causa di un rigido controllo normativo; la sua entrata in servizio è ora prevista per il 2027. L’ultimo addebito mostra come l’amministratore delegato, Kelly Ortberg, debba ancora affrontare molteplici sfide per stabilizzare l’azienda, nonostante Boeing tragga vantaggio dall’aumento degli ordini di aeromobili con il supporto dell’amministrazione Trump. Nel trimestre precedente, Boeing aveva già ridotto le perdite, spingendo Ortberg a definire il 2025 «un anno di svolta». Intanto, Ortberg lavora anche a un aereo del futuro.
MOTIVI PER ESSERE OTTIMISTI
«Sebbene siamo delusi dal ritardo del programma di produzione del 777X, l’aereo continua a comportarsi bene nei test di volo e restiamo concentrati sul lavoro futuro per completare i nostri programmi di sviluppo e stabilizzare le nostre operazioni, al fine di recuperare completamente le prestazioni della nostra azienda e ripristinare la fiducia di tutti i nostri stakeholder», ha aggiunto Ortberg. Per i 9 mesi al 30 settembre, i ricavi di Boeing sono cresciuti del 28% a 65,515 miliardi di dollari, con una perdita netta di 5,982 miliardi di dollari (-7,968 miliardi, un anno fa).
Il titolo di Boeing scende nelle contrattazioni odierne (29 ottobre) a New York; quest’anno, il titolo è finora cresciuto del 26%. I ricavi e il flusso di cassa libero migliori del previsto nel trimestre sottolineano il costante miglioramento della produzione del 737 e del 787 Dreamliner, quest’anno, dopo i costosi ritardi e le carenze sotto il profilo della qualità sui due modelli, che hanno frustrato i clienti e gravato sulle finanze di Boeing per cinque anni.
Il 777X è una versione aggiornata del popolare modello 777 di Boeing, il più grande aereo civile in produzione dell’azienda. Compagnie aeree come Emirates, il principale acquirente del 777X, e Deutsche Lufthansa, il cliente di lancio dell’aereo, hanno dovuto rivedere i loro piani di modernizzazione della flotta, dato che Boeing ha più volte rimandato l’introduzione del gigantesco jet.
La ripresa generale di Boeing rimane «intatta e il contesto della catena di approvvigionamento sta probabilmente migliorando, anche se questo è sempre motivo di preoccupazione, quando si parla di Boeing», ha affermato George Ferguson, analista di Bloomberg Intelligence.
Il costruttore statunitense ha consegnato 160 velivoli durante il trimestre, il numero più alto dal 2018, e il ritmo dovrebbe continuare a crescere, con Boeing che aumenterà la produzione del 737 del 10%, tasso recentemente approvato dalle autorità di regolamentazione statunitensi.

