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Brussels House apre a Milano: prima casa all’estero per la capitale d’Europa

Brussels House

Bruxelles ha una nuova casa a Milano. La Capitale d’Europa ha inaugurato uno spazio che non solo accoglie gli uffici turistici e commerciali, ma diventa punto di riferimento per la promozione del suo turismo e della sua imprenditoria in Italia, grazie soprattutto al concetto di showroom. Così nasce la Brussels House, questo il nome della sede aperta a due passi da Porta Nuova, uno dei quartieri più contemporanei nel capoluogo meneghino.

E non è un caso. Bruxelles, capitale multiculturale: «Il 70% di chi ci vive è nato all’estero o proviene da famiglie di altri Paesi – ha spiegato il segretario di Stato Pascal Smet, che ha inaugurato lo spazio insieme al sindaco di Milano Giuseppe Sala, all’ambasciatore del Belgio Pierre-Emmanuel De Bauw – ha scelto quella che considera la città più internazionale d’Italia per il debutto. Non è una coincidenza che siamo qui».

Brussels House, al piano terra del Palazzo De Castillia 23, ospita la rappresentanza economica e commerciale della Regione di Bruxelles Capitale presso l’Ambasciata del Belgio hub.brussels e l’ufficio del turismo visit.brussels, e vuole offrire un’esperienza diretta e tangibile di Bruxelles. Sarà uno spazio polifunzionale che ospiterà eventi, workshop, meeting ed esposizioni permanenti e temporanee, per creare nuove occasioni di incontro, sinergie e collaborazioni tra Bruxelles e l’Italia.

Quella di Milano è la prima Brussels House in Europa, un progetto pilota che in autunno verrà probabilmente replicato a Barcellona con idee in cantiere anche in altre destinazioni come Berlino e Amsterdam.

Fulcro della sede è l’open space centrale, 120 mq di showroom ispirato a una vera maison brussellese che accoglie e mette in mostra prodotti e servizi del Made in Bruxelles con focus sull’economia circolare e l’ecodesign, creatività e gastronomia. Anche le soluzioni architettoniche sono state scelte in linea con la sostenibilità, dall’utilizzo di materiali provenienti dall’economia circolare – come il legno compensato riciclato che viene recuperato dagli alberi a fine ciclo di vista della grande foresta urbana di Bruxelles, Forêt de Soignes, o la panchina in mattoni di argilla recuperata dagli scarti di cantiere – alla riduzione delle emissioni.

«Per noi questo è un traguardo importante, a conferma della centralità del mercato italiano nelle strategie di sviluppo dei flussi turistici verso Bruxelles – commenta Ursula Jone Gandini, direttore Italia dell’Ufficio del turismo di Bruxelles – La Brussels House ci permetterà di avvicinare il pubblico agli highlight della destinazione, scoprendo in chiave esperienziale le molteplici sfaccettature della città. Vogliamo che questa sia davvero una casa in cui accogliere».

E il primo appuntamento per il travel è stato fissato proprio all’indomani dell’inaugurazione. Il 3 febbraio, 25 tra agenzie di viaggi e tour operator hanno incontrato l’ente del turismo ma soprattutto i primi partner che hanno aderito, tra i quali anche il Parlamento europeo, «numero che andrà a crescere. Il valore aggiunto è che così il trade potrà incontrarli direttamente. L’obiettivo è infatti far conoscere davvero la destinazione, illustrare alle agenzie come venderla. La formazione sarà un focus, abbiamo in calendario academy day, presentazioni e workshop con la partecipazione dei rappresentanti dell’offerta turistica locale».

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