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Campeggi e vacanze open air: le opportunità dell’estate

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Sebbene sarà certamente una stagione estiva tutta in salita, gli operatori del turismo all’aria aperta e delle soluzioni camping sono fiduciosi e pronti a ripartire: le 2.650 aziende che offrono questa tipologia di vacanze in Italia sono infatti determinate a reagire ed a riaprire i battenti.

E, anche se si dovranno osservare norme comportamentali e protocolli di sicurezza, il mondo del campeggio e dei villaggi turistici resta una delle poche opportunità per condurre vacanze adeguate nell’estate del 2020.

Lo ha ribadito il presidente di Faita-Federcamping, Maurizio Vianello, intervenendo al seminario web Open Air Next Step: «I campeggi ed i villaggi turistici costituiscono lo specifico segmento turistico dell’open air holidays con più di 10 milioni di ospiti e circa 70 milioni di presenze annuali, per un valore di 5 miliardi di euro di ricchezza generata».

L’Italia è leader europeo del turismo open air ed in questo comparto sono impegnate 150mila persone tra addetti diretti ed indotto.

«Siamo pronti a fare la nostra parte ma è necessario che le autorità di governo e le strutture tecnico-scientifiche di supporto indichino al più presto precisi tempi e modi di riapertura in maniera da consentire alle imprese una adeguata preparazione all’accoglienza. I codici Ateco di riferimento del settore – ha ribadito Vianello – devono essere inclusi al più presto tra le attività consentite ancorché regolamentate».

Nel corso del seminario web sono stati evidenziati tutti i plus della vacanza open air, dalla versatilità delle strutture alla piena ed autentica libertà di movimento a contatto con la natura e l’ambiente. Quest’anno più che mai, secondo gli operatori del settore,  i turisti possono trovare una risposta alla contingente domanda di distanziamento e sanificazione imposta dalla pandemia di Covid19.

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