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Canarie, sospeso l’obbligo di Green pass per bar e ristoranti

tenerife

È stata già sospesa, a pochi giorni dalla sua entrata in vigore, la misura che prevede l’obbligo di presentare il Green pass per poter accedere all’interno di locali come bar e ristoranti a Tenerife e in tutto l’arcipelago delle Canarie.

A seguito di un ricorso presentato da un’associazione di imprenditori (il Círculo de Empresarios y Profesionales del Sur de Tenerife e l’Asociación Hostelería Unida Tenerife), il 29 Luglio la Corte Superiore di Giustizia delle Isole Canarie (TSJC) ha stabilito una sospensione “cautelare” della misura stabilita lunedì 26 luglio, dal governo regionale, come riporta anche El País.

La misura era stata presa per porre un argine all’impennata di contagi che si stava registrando nell’area di Tenerife nelle ultime settimane, ma l’Alta Corte ha riconosciuto il carattere di ”urgenza” della richiesta dall’associazione di imprenditori e, pertanto, decide di rispondere con una “pronuncia provvisoria, per cui applica le misure cautelari sospensive di alcuni dei provvedimenti che sono stati pubblicati il 26 Luglio nella Gazzetta Ufficiale delle Isole Canarie”.

Rimane sospesa anche la misura che prevede la chiusura dei locali da mezzanotte alle 6 del mattino, nonché  il  limite di capienza  sia all’interno dei locali che nelle palestre, e in cinema, teatri , auditorium e spazi culturali, per le località con livelli di situazione epidemiologica preoccupanti.

Il governo delle Canarie- riporta sempre El País- aveva infatti previsto che nelle isole classificate con livello 3 di rischio coronavirus ( Gran Canaria, Fuerteventura e La Palma), la capacità interna di bar e ristoranti sarebbe dovuta essere del 40%, o del 50% se almeno il 10% dei clienti dimostra di essere esente da infezione. A Tenerife, classificata con il livello 4 di rischio epidemiologico, la capienza delle sale da pranzo al chiuso sarebbe dovuta essere del 50% massimo, con tavoli da non più di quattro persone.

Il Tsjc, giustifica la decisione con la preoccupazione di investire i gestori dei locali del ruolo di “controllori della sanità pubblica” e fa anche riferimento alla giurisprudenza sia della Corte costituzionale che della Corte europea dei diritti dell’uomo, che considerano i dati relativi alla salute da inserire nel  diritto alla privacy, per  cui tali dati non possono essere richiesti in questo contesto.

La questione, però, non si chiuderà sicuramente qui: il portavoce del governo delle Isole Canarie, Julio Pérez, ha annunciato che l’esecutivo regionale, con i suoi servizi legali e il personale tecnico della Sanità dell’area, analizzerà a fondo e presenterà le accuse all’ordinanza della Corte Superiore di Giustizia delle Isole Canarie.

La richiesta del Green pass per accedere a determinati spazi pubblici al chiuso è attualmente vigente anche in alcuni comuni della Galizia, regione del nord-ovest della Spagna, ed altri governi regionali spagnoli hanno fatto sapere che stanno prendendo in considerazione la possibilità di applicare questa misura.

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