Prosegue il caos negli aeroporti indiani. IndiGo, la maggiore compagnia aerea indiana, ha cancellato ieri (giovedì 4 dicembre) almeno 300 voli, secondo quanto riferito da fonti vicine alla vicenda a Bloomberg, a causa delle nuove norme che limitano le ore di servizio dei piloti e di alcuni problemi tecnici. IndiGo, che ha una quota di mercato locale del 65,6% (dati di ottobre), aveva già cancellato circa 150 voli nella giornata di mercoledì.
La carenza di personale di cabina di pilotaggio della compagnia è dovuta principalmente alle nuove norme, che hanno esteso il periodo di riposo obbligatorio per i piloti e ridotto il numero di atterraggi notturni consentiti, hanno aggiunto le fonti.
I ritardi e le cancellazioni hanno causato la rabbia sui social media dei passeggeri in India, rimasti bloccati per ore mentre cercavano di ottenere indicazioni sui nuovi orari di partenza.
I PROBLEMI
Le sfide operative, tra cui piccoli problemi tecnici, le modifiche al programma invernale, le condizioni meteorologiche avverse, la congestione aerea e “le regole aggiornate per la programmazione degli equipaggi hanno avuto un impatto negativo sulle nostre operazioni”, ha dichiarato la compagnia aerea, in una nota rilasciata mercoledì sera.
La compagnia aerea ha apportato “aggiustamenti calibrati” al suo programma di volo per le prossime 48 ore per contribuire al ripristino delle operazioni, ha affermato IndiGo nella nota.
IndiGo ha tradizionalmente operato con una strategia di gestione delle risorse molto snella, il che significa anche che ha meno margine di manovra per affrontare le sfide esterne. Air India del gruppo Tata, l’altra grande compagnia aerea locale, non ha riscontrato questo tipo di interruzioni nel suo programma di volo.
“La situazione indica un fallimento nella pianificazione proattiva delle risorse” da parte della compagnia aerea dominante, ha affermato l’Airline Pilots’ Association of India, in una nota del 3 dicembre. Le nuove regole sul riposo dei piloti sono state annunciate nel gennaio 2024, dando alle compagnie aeree indiane ampio margine di manovra per prepararsi, ha aggiunto l’associazione.
La compagnia aerea sta riscontrando ritardi da martedì, quando ha operato solo il 35% dei suoi voli in orario, secondo i dati del ministero dell’aviazione indiano. La débâcle rappresenta una grave battuta d’arresto per una compagnia aerea ventennale, che vanta oltre 2.000 voli giornalieri e una flotta di oltre 400 aerei, per lo più Airbus A320.
La compagnia aerea si vanta della sua puntualità e il suo personale annuncia spesso “IndiGo Standard Time” quando l’imbarco è stato completato prima del previsto, un gioco di parole con “Indian Standard Time”.
NUOVE NORME SUI PILOTI
Ieri (giovedì) sera, IndiGo ha comunicato all’autorità di regolamentazione dell’aviazione indiana che le sue operazioni saranno completamente ripristinate entro il 10 febbraio e ha chiesto una deroga ad alcune disposizioni che limitano le ore di servizio dei piloti durante la notte.
Le nuove norme hanno aumentato il periodo di riposo obbligatorio settimanale per i piloti di 12 ore, portandolo a 48. Inoltre, ai piloti è ora consentito effettuare solo due atterraggi notturni alla settimana, rispetto ai sei previsti dalle vecchie norme. Una fonte governativa ha affermato che la richiesta di IndiGo di derogare alle disposizioni è stata ricevuta ed è in fase di valutazione.
Resta da vedere quanto gravemente i problemi di turnazione influenzeranno IndiGo, che ha generato 9 miliardi di dollari di fatturato nell’ultimo anno fiscale.



