“Cara Ursula”, ti scrivo. Nessuna ironia o forzatura, perché la lettera aperta del Consiglio di amministrazione di Ryanair alla presidente della Commissione Ue von der Leyen inizia proprio così e finisce con il solito leit motiv, già intonato la scorsa settimana: se non sei disposta “a difendere e proteggere il mercato unico per i viaggi aerei in Europa, allora dimettiti“. Punto a e capo.
O meglio: repetita iuvant. Nel senso che i numeri relativi allo sciopero dei controllori di volo francesi hanno (ri)mandato su tutte le furie il boss Michael O’Leary e il suo stato maggiore, che hanno preso carta e penna e scritto alla presidente della Commissione Ue, nel frattempo impegnata a fronteggiare a Bruxelles una mozione di sfiducia, che il Parlamento voterà giovedì.
“Come saprai – è l’incipit della lettera – la scorsa settimana si sono verificati gli ultimi due giorni di scioperi ricreativi dei controllori di volo francesi, durante i quali sono stati cancellati più di 1.500 voli e i piani di viaggio di oltre 270.000 cittadini dell’Ue, solo perché i controllori di volo francesi hanno inventato scuse infondate su ‘vecchie attrezzature’ e ‘carenza di personale’, per poter scioperare, ancora una volta, nel pieno dell’estate. Questo è l’ultimo esempio di sciopero ricreativo dei controllori di volo francesi durante giugno, luglio e agosto, un evento ormai annuale”.
Tuoni, fulmini e saette con unico destinatario: l’inquilina più importante di Palazzo Berlaymont: “Il 90% di queste cancellazioni di voli, e oltre 240.000 passeggeri dell’Ue, non avrebbero subito la cancellazione dei loro voli se voi e la Commissione europea aveste difeso il mercato unico europeo, proteggendo i sorvoli sulla Francia. È inaccettabile che ogni anno la Commissione si lavi le mani di responsabilità nei confronti del mercato unico europeo dei trasporti aerei, sostenendo che il controllo del traffico aereo è di ‘competenza nazionale’. Nel frattempo, spagnoli, italiani e greci proteggono i sorvoli durante gli scioperi nazionali del controllo del traffico aereo, ma i francesi li annullano”.
E via a sciorinare numeri, nomi e accuse: “È inaccettabile che nei suoi 6 anni da presidente della Commissione europea non abbia intrapreso alcuna azione per difendere il mercato unico o per proteggere i sorvoli durante gli scioperi nazionali del controllo del traffico aereo. Perché, ad esempio, i voli tra Germania e Spagna, o tra Svezia e Portogallo, o tra Irlanda e Italia, dovrebbero essere cancellati solo perché c’è uno sciopero del controllo del traffico aereo in Francia?”.
Ma non tutto è perduto, cara Ursula, puoi ancora rimediare, dicono da Dublino: anche se quello dell’establishment di Ryanair ha il sapore di un ultimatum: “La soluzione alla questione è semplice: spetta a lei, in qualità di presidente della Commissione europea, intervenire per proteggere il mercato unico, come ha fatto durante i negoziati sulla Brexit. La Commissione può e deve insistere affinché la Francia protegga i sorvoli durante gli scioperi nazionali del controllo del traffico aereo, altrimenti l’Ue deve intervenire e consentire a Eurocontrol di gestire tali sorvoli. Il suo mancato intervento per oltre 6 anni è indifendibile e imperdonabile“.
Quousque tandem? La versione moderna delle Catilinarie si chiude con l’invito (scontato e ripetuto) a togliere il disturbo in caso di nulla di fatto: “Se, in qualità di presidente della Commissione Ue non è disposto a difendere e proteggere il mercato unico per i viaggi aerei in Europa, allora la prego di dimettersi e lasciare che qualcuno più efficace svolga il ruolo di presidente della Commissione. Con il suo nuovo mandato ci ha promesso un mercato unico nuovo e più competitivo in Europa, eppure continua a ignorare ed evitare di intervenire quando i controllori di volo francesi chiudono il nostro mercato unico. Non hai scuse né difese per la tua inazione”.
Seguono le firme del Consiglio di amministrazione.
P.S. di Michael O’Leary. «È inaccettabile che la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, continui a restare a guardare mentre il mercato unico del trasporto aereo viene ripetutamente paralizzato dagli scioperi dei controllori di volo francesi. Non permettiamo che le nostre ferrovie, autostrade o rotte marittime vengano bloccate da scioperi; quindi, non è accettabile che la presidente della Commissione Europea non difenda il mercato unico del trasporto aereo.
Durante i negoziati per la Brexit, la presidente von der Leyen ha più volte dichiarato che “la protezione del mercato unico è il dovere più importante della sua presidenza”. Se è davvero così, allora agisca subito per proteggere i sorvoli e il mercato unico del trasporto aereo durante gli scioperi degli Atc francesi, smettendo di fallire su questo fronte.
Ursula von der Leyen deve proteggere i sorvoli durante gli scioperi nazionali dei controllori di volo o dimettersi. Se non è disposta a difendere il mercato unico del trasporto aereo, allora lasci il posto a qualcuno che sia capace di farlo nell’interesse dei passeggeri europei».
Fine. Almeno sino alla prossima richiesta di dimissioni.

