Una domanda solida e prezzi delle crociere in aumento hanno trainato i conti trimestrali di Carnival Corporation, che ha inoltre alzato le sue previsioni di utili annuali per il terzo trimestre consecutivo, citando un ritmo record per le prenotazioni anticipate e un miglioramento dei rendimenti netti.
SI PUNTA SUL LUXURY
Carnival – di cui fa parte anche Costa Crociere – ha investito molto per offrire esperienze più esclusive e private, ampliando il proprio portfolio per soddisfare la forte domanda di destinazioni di lusso. Tra questi, un investimento di 600 milioni di dollari in Celebration Key, un’ambiziosa destinazione turistica privata a Grand Bahama inaugurata proprio durante l’ultimo trimestre.
OSPITI SPENDACCIONI, MA COSTI (PER LE COMPAGNIE) IN AUMENTO
Pacchetti combinati, benefit come bevande, wifi ed escursioni hanno incoraggiato gli ospiti a spendere di più a bordo, incrementando ulteriormente i ricavi dell’azienda. Tuttavia, gli operatori di crociere stanno facendo i conti con l’aumento dei costi del carburante e delle spese per il bacino di carenaggio delle navi per la manutenzione.
OUTLOOK ROSEO
La guidance è ora molto forte per il più grande operatore al mondo nel settore delle crociere. Carnival prevede un utile per azione rettificato per il 2025 di circa 2,14 dollari, in aumento rispetto a giugno (1,97 dollari). Ciò implica una crescita degli utili di oltre il 50% anno su anno, trainata da rendimenti più elevati, costi disciplinati e riduzione del debito. L’utile netto rettificato è previsto di 2,93 miliardi di dollari, contro i 2,76 miliardi del consensus.
TRIMESTRALE SOPRA LE ATTESE
Nel terzo trimestre fiscale, chiuso il 31 agosto, l’operatore di crociere ha registrato un utile per azione rettificato di 1,43 dollari, superando le stime degli analisti di 1,32 dollari, secondo i dati raccolti da Lseg. La società ha anche registrato un fatturato trimestrale di 8,15 miliardi di dollari, superiore alle stime degli analisti, pari a 8,10 miliardi di dollari: si è trattato del decimo record trimestrale consecutivo.
NAVIGARE È MEGLIO CHE VOLARE
Il settore sta cavalcando un’ondata di domanda costante, che attenua i timori che l’aumento dei prezzi al consumo, negli Stati Uniti, possa tenere lontani i clienti più attenti ai costi. Gli operatori di crociere traggono vantaggio dai clienti che prenotano con largo anticipo, il che li aiuta a consolidare i guadagni prima che la volatilità economica a breve termine prenda piede. Stanno anche ottenendo risultati migliori rispetto alle compagnie aeree e ad altri operatori turistici, dato che i viaggiatori spesso considerano i pacchetti crociera un’alternativa di maggior valore rispetto a itinerari più complessi.
«Da maggio, i trend delle prenotazioni hanno continuato a rafforzarsi, con volumi di prenotazioni più elevati rispetto allo scorso anno e una crescita della capacità di gran lunga superiore», ha dichiarato Josh Weinstein, amministratore delegato di Carnival.
Weinstein ha affermato che metà delle offerte della compagnia per il 2026 sono già state prenotate a «prezzi storicamente elevati» sia per il segmento nordamericano, sia per quello europeo, e ha raggiunto volumi di prenotazioni record per il 2027 durante il terzo trimestre.
L’ANDAMENTO A WALL STREET
Ieri, lunedì 29 settembre, il titolo di Carnival è sceso di quasi il 4% a New York. Prima di lunedì, il titolo aveva registrato un rialzo dell’86% dall’inizio di aprile. Le azioni della rivale Norwegian Cruise Line sono scese dell’1,16%, mentre il titolo di Royal Caribbean ha chiuso piatto (-0,05%).
I competitor sono ottimisti sui rendimenti derivanti da un’estate ad alto volume e sul fatto che l’andamento delle prenotazioni sosterrà gli utili fino alla fine dell’anno. Nel presentare i risultati dell’ultimo trimestre, Royal Caribbean ha citato una «domanda accelerata» per le sue offerte. Il ceo di Norwegian, Harry Sommer, ha affermato che le prenotazioni sono state «superiori ai livelli storici, negli ultimi mesi».

