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Carta d’identità, stop al rinnovo per gli over 70

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In “crisi d’identità” a 70 anni. E già, se i vostri clienti hanno tagliato il traguardo possono dire dire addio alle file spasmodiche in Comune e alle snervanti prenotazioni online per il rinnovo del documento di riconoscimento.

A togliere loro il pensiero ci ha pensato il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che intervenuto a “Next Economy“, su Giornale Radio, ha annunciato: «Nei prossimi giorni arriverà in Parlamento un nuovo Decreto semplificazioni, che prevede tra l’altro l’abolizione del rinnovo della carta d’identità per gli over 70, con l’obiettivo di rendere più semplice la vita ai cittadini».

È scoccata la scintilla di una nuova rivoluzione burocratica, insomma, destinata a cambiare le abitudini di milioni di italiani: sette, per la precisione gli over 75 che vivono in Italia, secondo i dati Istat.

Proviamo innanzitutto a capire quando entrerà in vigore: il decreto semplificazioni sarà discusso in Parlamento entro la fine del 2025, vite parallele con la Manovra. Il provvedimento, quindi, entrerebbe in vigore nel 2026 dopo l’eventuale pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Quasi superfluo sottolinearlo, ma ovviamente fino a quel momento restano valide le regole vigenti: la carta d’identità va rinnovata, con la possibilità di presentare la domanda fino a sei mesi prima della scadenza.

Attualmente la carta d’identità, sia cartacea che elettronica, ha una validità di 10 anni per gli adulti, 5 per i minori fra i tre e i diciotto anni e 3 per i bambini sotto i tre anni.

Tutto così semplice? Mica tanto. Gli appuntamenti vanno prenotati con largo anticipo e i tempi variano da Comune a Comune. Per chi ha difficoltà di spostamento – come molti anziani o disabili – anche il rinnovo può diventare un Everest da scalare.

Con la nuova norma, invece, la carta d’identità diventerebbe permanente al compimento dei 70 anni. In questo modo, inoltre, verrebbe alleggerito il lavoro degli uffici anagrafici. 

Ma… Volete che non ci sia un “ma”? Perché qualche nodo da chiarire resta. Per esempio sotto il profilo tecnico.

Il decreto deve risolvere un primo rebus: cosa succederà a chi oggi ha 61 anni e una carta d’identità che scadrà proprio al compimento dei 70? Servirà un ultimo rinnovo o il documento diventerà permanente in modo automatico?

Altro quiz: la fotografia. Sulla Cie è stampata un’immagine del volto che, con il passare degli anni, potrebbe non essere più rappresentativa: andrà fatto un aggiornamento?

Last but not least: la norma sarà valida anche per chi possiede ancora il documento cartaceo, tuttora valida in tanti Comuni?

La “rivoluzione” non può attendere.

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