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CartOrange, così l’Ai spinge le vendite long haul

Intelligenza artificiale viaggi adobe

Per CartOrange la stagione 2024/2025 segna una importante evoluzione dell’azienda che integra nel suo processo operativo le teorie dall’economista Philip Kotler descritte in “Marketing 6.0” creando un nuovo modello di business che rivoluziona il tour operating, con soluzioni su misura “progressive” e soprattutto impiego delle più avanzate forme di tecnologia.

Il tour operator, già antesignano nell’introdurre la figura del consulente di viaggio nel mercato nazionale e nello sperimentare quel che Kotler avrebbe poi definito “collaborative tourism”, o turismo 3.0, oggi raggiunge per primo l’obiettivo del turismo 6.0 attraverso la convergenza fisico-digitale guidata da Lysa: l’intelligenza artificiale a supporto dei circa 400 consulenti CartOrange e del tour operator interno all’azienda.

Grazie all’uso di un modello operativo supportato dall’Ai, l’operatore è riuscito a incrementare del 30% le performance delle top destination 2025, in particolare Giappone, Sudafrica, Namibia e Australia.

Un risultato che premia in termini economici: il deciso orientamento sul lungo raggio produce pratiche dal valore medio di circa 11mila euro (+12% sul 2023/2024), permettendo di consolidare alt.o. un giro d’affari attorno ai 12 milioni di euro (+20%).

Claudio Asborno responsabile Tour Operator CartOrange

«La performance migliore spetta senza dubbio alle Maldive – sottolinea Claudio Asborno, head of tour operator department CartOrange – Grazie anche all’accordo di partnership avviato con The Residence at Falhumaafushi, coadiuvato da un‘intensa attività di promozione e comunicazione, l’arcipelago indiano registra addirittura un incremento a tre cifre: +127%. In decisa crescita anche le destinazioni dell’Africa Australe (Sudafrica e Namibia) insieme al Perù, mentre resta costante la domanda su Bali/Indonesia».

L’IMPEGO DELLA AI FONDAMENTALE ORA E IN FUTURO

Come previsto in occasione del lancio di Lysa, che affianca il lavoro degli agenti assistendoli nella creazione della proposta di viaggi, così come nello svolgimento delle operazioni di back-office, ha portato a un miglioramento delle prestazioni sia del consulente che del tour operator, grazie alla peculiare forma di coaching commerciale “immersivo”; basato cioè sull’interazione emozionale continua e sulla capacità di rispondere ai desideri personali in tempo reale.

«La scelta di puntare su nuove destinazioni come India, Madagascar, Indocina e Argentina – dichiara Asborno – è stata premiata immediatamente dal mercato, perché le abituali complessità inerenti il lungo raggio sono ora risolvibili con maggior efficienza, grazie alla rapidità con cui suggestioni di viaggio, esigenze personali e disponibilità d’informazioni possono essere correlate all’attività del tour operator CartOrange mediante supporto tecnologico unito al know-how del nostro staff».

Anche se i risultati definitivi saranno disponibili dal 31 agosto, è già chiaro che la stagione 2024/2025 è caratterizzata da un anticipo delle prenotazioni rispetto all’annata precedente, concentrate nel periodo fra fine 2024 e febbraio 2025 con picco il mese di maggio. «Va inoltre evidenziato che la domanda estiva è stata influenzata e rallentata dal lungo ponte fra aprile e maggio, a tal punto che la maggior parte delle richieste sono ora focalizzate sull’autunno-inverno, nonché sul 2026. Grazie all’evoluzione strutturale del tour operator CartOrange, possiamo però guardare al futuro con la consapevolezza di disporre finalmente di una piattaforma booking in perfetta continuità con le esigenze del consulente di viaggio e dei nostri clienti», sottolinea il manager.

La foto pubblicata è stata inviata dall’ufficio stampa di CartOrange
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