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Causa a Boeing per esalazioni tossiche su volo Delta

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Lesioni cerebrali e respiratorie permanenti, per la presunta esposizione a esalazioni tossiche durante un volo 737 di Delta. Sono le gravi conseguenze denunciate da un docente americano di Diritto, che ha deciso di intentare una causa contro Boeing, chiedendo un risarcimento di 40 milioni di dollari.

La causa – che secondo il suo legale è la prima su questo argomento – potrebbe tirare in ballo la potenziale responsabilità legale cui è esposto il settore, alle prese, secondo il Wall Street Journal, con un aumento dei casi di esalazioni tossiche negli ultimi anni.

IL FATTO

Alla fine di agosto 2024 – in base a quanto riportato nella denuncia – Jonathan Harris stava tornando a casa da una conferenza ad Atlanta, in Georgia, quando i passeggeri avrebbero avvertito un forte odore che ha riempito la cabina dopo l’atterraggio, peggiorato durante l’attesa per l’uscita.

All’epoca Harris aveva 44 anni ed era docente alla Loyola Law School di Los Angeles. Insieme ad altri passeggeri, Harris ha lamentato difficoltà respiratorie e, sostiene, da allora ha accusato problemi di equilibrio e capacità motorie, perdita di memoria e difetti cognitivi.

LA CAUSA

La causa, intentata la scorsa settimana ad Arlington, in Virginia – dove ha sede Boeing – è la prima intentata contro il colosso spaziale Usa, in cui un passeggero di un volo commerciale è il ricorrente principale, secondo Zoe Littlepage, uno degli avvocati di Harris. Il suo studio con sede a Houston, racconta il legale, ha già patteggiato otto cause simili con Boeing e altre tre sono in corso.

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l’esposizione avrebbe portato a diagnosi di lesioni cerebrali tra piloti, personale di cabina e passeggeri. L’inchiesta del Journal, inoltre, avrebbe rivelato che le segnalazioni sugli aerei Boeing e Airbus erano quasi 10 volte più frequenti nel 2024 rispetto a un decennio prima.

A settembre 39 membri del Congresso hanno scritto all’amministratore della Faa, Bryan Bedford, per chiedere di accelerare gli sforzi per affrontare i problemi di esalazioni e di fornire un nuovo meccanismo che consenta ai passeggeri di segnalare gli incidenti alle autorità.

Finora nessuna replica da parte di Delta e Boeing.

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