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CdsHotels, prenotazioni al +35%. E torna anche l’early booking

Ada Miraglia

Performance da primato nelle prenotazioni di CdsHotels, che ha registrato un +35% del suo booking rispetto sia al 2021 che al 2019. E la Puglia con la Sicilia sono state nuovamente premiate soprattutto dal mercato estero.

«Mentre un’altra stagione si appresta a chiudersi è il momento di guardarsi indietro e fare un primo bilancio su questa prima parte del 2022 – ha sottolineato Ada Miraglia, direttore commerciale di CdsHotels – Se sotto molti aspetti, con il rincaro dei prezzi delle materie prime e delle forniture, l’incertezza generale dovuta alla situazione geopolitica internazionale e due anni di pandemia, è stata piuttosto difficile e preannuncia un futuro ancora più arduo, sotto molti altri aspetti è stata decisamente positiva. Ciò ci permette di supporre che il mercato comincia a premiare con un gradimento sempre più elevato l’impegno che il nostro Gruppo dedica al miglioramento e all’ampliamento dell’offerta composta da hotel e resort di qualità congiuntamente alla messa a punto di standard molto alti. Elementi necessari per essere competitivi sul segmento mare Italia che ci vede al fianco di player agguerriti».

Dopo due anni di pandemia che hanno modificato le abitudini dei consumatori portando a un incremento delle prenotazioni last minute, CdsHotels rileva nel 2022 un’inversione di tendenza con un ritorno dell’early booking con un picco di conferme giunte entro il 31 marzo.

Anche il settore Mice si è rimesso in moto e le presenze di gruppi sono aumentate rispetto al 2019 portando a un incremento di fatturato del 63%. E le proiezioni per l’autunno sono altrettanto positive. Alla data del 21 settembre, infatti, si registra un aumento di fatturato, rispetto alla stessa data del 2021, di circa il 35%, che va a confermare i trend registrati fino ad ora.

«Tutti questi numeri ci fanno ben sperare in un futuro in crescita –  osserva Miraglia – Ma, purtroppo, bisogna essere onesti e non possiamo vedere il bicchiere del tutto pieno: insieme alla crescita dei risultati abbiamo, infatti, registrato anche una crescita esponenziale dei costi. Le nostre politiche aziendali sono, da sempre, orientate alla riduzione degli sprechi, anche in un’ottica di risparmio ecologico e facciamo molti sforzi per sensibilizzare i nostri ospiti verso queste necessità; gli ospiti dal canto loro si dimostrano sempre molto sensibili, ma ciò non basta, ed è necessario che qualcosa si muova a livello europeo affinché il caro prezzi venga in qualche modo contenuto e vengano impedite eventuali speculazioni in tale direzione».

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