La Cina, mentre sconsiglia i viaggi in Giappone, continua a spingere il turismo in entrata e, dopo la recente estensione, fino al 31 dicembre 2026, del programma di viaggio senza visto per i cittadini di 46 Paesi tra cui l’Italia, attiva una nuova card digitale che sostituisce i moduli cartacei distribuiti finora ai viaggiatori in visita sull’aereo o nell’aeroporto di arrivo, accelerando e semplificando le procedure di ingresso.
La nuova Arrival Card, già in vigore dal 20 novembre, va richiesta online collegandosi con la National Immigration Administration Government Service Platform dove al viaggiatore viene richiesto di caricare diversi documenti, ovvero la scansione o foto del passaporto (valido almeno sei mesi dopo l’ingresso in Cina), le informazioni personali, il numero del volo, la città e l’aeroporto di arrivo, il nome e l’indirizzo completo del 1° hotel, il motivo del soggiorno, l’esenzione dal visto o meno.
La procedura, che si attiva per tutte le nazionalità, con o senza visto, per maggiorenni e minorenni, e per tutti i punti di ingresso in Cina, esclusi Hong Kong e Macao, può essere fatta entro tre mesi dalla partenza ed è valida solo per il giorno di arrivo dichiarato, va quindi rifatta per ogni nuovo viaggio in Cina.
I gruppi sono esenti dalla compilazione della card, anche se ancora il numero minimo di persone richiesto per essere considerati tali non è stato ancora precisato, lo stesso vale per i passeggeri delle navi da crociera in transito che rimangono all’interno dell’area portuale designata.
Per facilitare il passaggio alla nuova applicazione, in via temporanea, è permesso a chi non si è registrato sul sito prima dell’arrivo di farlo in aeroporto utilizzando dei chioschi collegati scansionando un codice Qr. Una versione cartacea rimarrà anche disponibile durante questa iniziale.

