Confini chiusi in 48 Paesi:
la mappa dell’Unwto

by Roberta Moncada | 26 Novembre 2021 16:39

È una fotografia di un mondo ancora in gran parte chiuso, con regole disomogenee, quella scattata dall’Unwto nell’undicesimo Travel Restrictions Report, pubblicato in queste ore in cui avanza la variante africana Omicron e il nostro ministro della Salute, Roberto Speranza, emette un’ordinanza che vieta l’arrivo in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Malawi, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia ed eSwatini, sospendendo i collegamenti con questi Paesi fino a metà dicembre. Stop ai voli per le suddette destinazioni anche dall’Ue, ha annunciato Bruxelles.

Più in generale, secondo l’Organizzazione mondiale del turismo, sono 46 gli Stati (21% del totale) che hanno al momento i confini completamente inibiti ai turisti. Lista a cui si sono appena aggiunti il MaroccoIsraele con la chiusura a tempo – per due settimane – motivata dall’avanzata della nuova variante. Di questi, 26 hanno le frontiere blindate almeno dalla fine di aprile 2020. Strategia che, sebbene abbia conseguenze enormi su altri piani, dal punto di vista sanitario sembra funzionare, in quanto il 43 % di tutti i Paesi chiusi hanno riportato bassi tassi di infezione con nessun o non più di 20 nuovi casi di Covid-19 per 100.000 abitanti.

Il 25% di tutti i Paesi ha invece i confini parzialmente chiusi al turismo internazionale e 112 destinazioni (52%) richiedono ai turisti straniwri di presentare un tampone Pcr o un test dell’antigene all’arrivo.

La pandemia continua quindi a frenare la ripartenza del turismo: solo quattro destinazioni nel mondo hanno finora revocato completamente tutte le restrizioni relative al Covid-19 (Colombia, Costa Rica, Repubblica Dominicana e Messico).

In questo quadro, le vaccinazioni sembrano costituire un criterio per permettere l’ingresso dei visitatori: il 39% dei Paesi, infatti, ha allentato le restrizioni per i turisti internazionali completamente vaccinati. Ma non solo: il 58% delle destinazioni con meno del 37% della popolazione vaccinata ha i confini del tutto chiusi.

Guardando la situazione generale, però, si nota che permangono grandi differenze nelle diverse zone del globo per quanto riguarda le restrizioni di viaggio. L’Asia Pacifico rimane la regione con il maggior numero di limitazioni in atto, con il 65% di tutte le destinazioni completamente chiuse. L’Europa, con solo il 7% delle frontiere serrate, è la macroarea più aperta ai turisti, seguita dall’Africa (9%), dalle Americhe (10%) e dal Medio Oriente (15%).

Secondo il segretario generale dell’Unwto Zurab Pololikashvili: «L’allentamento o la rimozione in sicurezza delle restrizioni ai viaggi sono essenziali per il riavvio del turismo e il ritorno dei benefici sociali ed economici che il settore offre».

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