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Così l’Enit conquista il turista spagnolo

turisti spagnoli

Si consolida il feeling degli spagnoli nei confronti della destinazione Italia, assicurando un flusso pressoché costante negli ultimi anni, che ormai si attesta su quasi 2 milioni di arrivi e 5,3 milioni di notti. Ma è la spesa complessiva a posizionare gli iberici tra i big spender dell’incoming con quasi 1,5 miliardi di euro nel 2018 e picchi di visite in quattro regioni: Lazio, Lombardia, Veneto e Sicilia.

Il trend di crescita è a doppia cifra sia per arrivi e presenze che per spesa, soprattutto al sud e in particolare a Napoli, dove i cugini spagnoli soggiornano fino a oltre 12 giorni. Tra le tipologie di vacanza preferita, inoltre, spiccano i prodotti arte e cultura, mare, laghi, turismo religioso, crociere, ma sta crescendo anche il turismo rurale e il Mice, grazie a una presenza dell’Italia più marcata nelle fiere mondiali di riferimento.

Sono i dati certificati dall’Osservatorio Enit, che evidenzia anche come i visitatori dalla Spagna amino il comfort ben organizzato e nel 71% dei casi prediligano hotel e villaggi turistici invece delle sistemazioni extralberghiere. In queste strutture ricettive si concentra il 44,2% della loro spesa turistica. Segue l’ospitalità presso le residenze di parenti e amici, con una quota parte del 17,6% sul totale.

Sempre più strategica, inoltre, è diventata l’offerta aerea, combinata da voli di linea e low cost. Un enorme traffico che pone la Spagna al terzo posto tra i Paesi europei meglio collegati con l’Italia, vantando rotte servite da 12 scali italiani. In prospettiva questo elemento non è da sottovalutare per le potenzialità di crescita del bacino spagnolo, visto che ben il 68% degli iberici va in vacanza all’estero utilizzando esclusivamente l’aereo.

Anche quest’anno, poi, l’Enit esporta l’italianità prendendo parte alla 40ª edizione di Fitur, la principale fiera turistica spagnola, e successivamente all’Ibtm di Barcellona, evento dedicato al Mice. Nel corso di queste fiere la strategia dell’Agenzia – guidata da Giorgio Palmucci – è improntata non solo sui classici appuntamenti di networking e di confronto, ma anche su attività collaterali come health breakfast per promuovere l’enogastronomia italiana, photobooth che permettono di immergersi nelle atmosfere italiane e ovviamente incontri e opportunità per gli operatori.

Per l’edizione 2020 di Fitur – che si svolge al centro espositivo Ifema di Madrid da mercoledì 22 a domenica 26 gennaio – è prevista la partecipazione di oltre 50 aziende italiane della filiera turistica che incontreranno circa 200 buyer internazionali per una full immersion nel mood italiano.

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