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Crisi del trasporto aereo: da Itb la ricetta per ripartire

Uniti nell’ottimismo, divisi sul risultato. I vertici di quattro tra le più grandi compagnie aeree mondiali – Air France-Klm, Emirates, Delta e Ryanair – concordano sul fatto che la ripresa sia ormai vicina, ma su chi ne beneficerà di più le opinioni divergono e spuntano i primi malumori e divergenze.

È quanto emerge durante Itb Berlin Now 2021, la versione virtuale della fiera internazionale di Berlino (di cui L’Agenzia di Viaggi Magazine è media partner ufficiale, ndr), che ha visto gli interventi di quattro amministratori delegati di spessore: Eddie Wilson (Ryanair), Ben Smith (Air France-Klm), Ed Bastian (Delta) e Tim Clark (Emirates).

Tutti sono concordi sulla pronta ripartenza del traffico leisure, mentre il business travel soffrirà ancora per un po’ di mesi. «Per i viaggi d’affari ci vorranno dai tre ai quattro anni prima di tornare ai livello del 2019», ha sottolineato Ben Smith.

E sul punto è stato chiaro anche Ed Bastian: «Abbiamo spostato il focus sui voli domestici dentro gli Usa sposando anche un mercato più leisure che business. I clienti ora cercano molto le destinazioni calde, come Florida e Arizona, ma anche il Colorado come meta invernale ha avuto un boom di richieste. Ci siamo adattati a questo nuovo contesto, mentre il business travel è ancora in una fase difficile». Una virata importante, quella di Delta, che ha perfino riconvertito i suoi hub di Boston, Seattle, San Francisco, Los Angeles e New York dedicandoli quasi esclusivamente al turismo interno leisure.

Ma per il ceo di Delta presto il settore dell’aviazione tornerà ai fasti passati: «Sul lungo termine il settore tornerà a crescere come prima, ma sarà comunque tutto un po’ diverso. Abbiamo cambiato tanto in questi mesi: il sistema di salita a bordo degli aerei, la pulizia e la sicurezza a bordo. Su queste novità non ci saranno passi indietro». Il mercato dei viaggi internazionali, però, resterà il core business della compagni aerea. «Grazie al supporto dell’incremento delle vaccinazioni di massa entro fine anno vedremo la ripresa del lungo raggio».

Nella macroregione europea, invece, la ripartenza sarà forte già entro l’estate: parola del ceo di Ryanair, Eddie Wilson, che ricorda come il vettore abbia preannunciato la possibilità di raggiungere il 70% della capacità rispetto al 2019 già questa estate.

Seguendo le orme del suo precedessore Michael O’Leary – ora a capo di tutto il gruppo Ryanair – Wilson però non si è lasciato sfuggire l’occasione per attaccare il sistema degli aiuti di Stato. «Stanno distorcendo la concorrenza e intere compagnie aeree sono state salvate dal fallimento grazie agli aiuti statali. E queste compagnie sono come dei bambini, ne vogliono sempre di più. A lungo andare, però, questi aiuti saranno inefficaci e i veri vincitori della ripresa del turismo saranno proprio i vettori low cost perché le persone desiderano viaggiare a prezzi accessibili», ha dichiarato il manager.

Anche il ceo di Emirates, Tim Clark ha criticato gli aiuti di Stato che hanno supportato le compagnie aeree in Europa e negli Stati Uniti, nonostante la stessa accusa già da anni aleggi proprio intorno al vettore di Dubai. Aiuti che sono stati, ovviamente difesi, da due diretti beneficiari: Delta e Air France. Sia Ed Bastian sia Ben Smith hanno sottolineato come questi sostegni siano stati essenziali per la sopravvivenza nella crisi. «Si tratta di garantire milioni di posti di lavoro: questa non è distorsione della concorrenza, è una necessità», ha concluso Smith.

Tim Clark, infine, si è poi augurato che Emirates possa sopperire «al crollo della domanda di viaggi d’affari – che ritengo comunque un fenomeno passeggero – con un’importante crescita del settore leisure. Bisognerà puntare a conquistare più clienti di fascia alta riusciamo a vendere bene la premium economy, e le classi Business e First. Su questo tema ci sarà una battaglia dei prezzi decisiva nei prossimi mesi».

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