Crociere di lusso e dress code. Come mi dovrò vestire a bordo? Sarà richiesto un abbigliamento elegante? Sono queste le prime domande che si fa un crocierista una volta acquistato il biglietto per la crociera tanto desiderata.
E la risposta è cambiata molto nel corso degli anni e ancora oggi può essere diversa in base alla compagnia scelta e al tipo di crociera, più o meno di lusso.
Ma, in generale, si può dire che orami la tendenza è quella di un allentamento delle regole che riguardano la formalità dell’abbigliamento, oggi lontanissimo da quello richiesto negli anni Venti, agli albori delle prime crociere di lusso, quando uno stile formale ed elegante a bordo per uomini e donne era assolutamente necessario dopo le sei del pomeriggio, regola che si applicava non solo alla sala da pranzo, ma anche a tutte le aree pubbliche della nave. Così le signore indossavano con orgoglio i loro costosi abiti da sera comprati per l’occasione e gli uomini mettevano eleganti cravatte bianche.
Non a caso, proprio in quegli anni, le grandi case di moda hanno dato vita alle collezioni Cruise, nate per accompagnare l’upper class americana ed europea in vacanza verso destinazioni esotiche e tropicali raggiunte a bordo di crociere di lusso.
Solo con l’arrivo degli anni Sessanta il mondo delle crociere evolveva verso una minore formalità nell’abbigliamento. Iniziavano a cambiare i passeggeri e aumentavano le compagnie più economiche che, per accogliere i nuovi passeggeri sprovvisti di costosi abbigliamenti formali, alternavano le serate eleganti con quelle più casual, applicando un codice di abbigliamento meno rigoroso.
Poi, con la fine degli anni Novanta e l’inizio del 2000, le compagnie, per attrarre sempre più neofiti delle crociere, hanno allentato ulteriormente i loro codici di abbigliamento, applicandoli solo per la sala da pranzo principale, non più per tutte le altre sale pubbliche, un processo che ha portato la maggior parte delle compagnie di crociere di lusso a non richiedere più abiti da sera di gran gala anche nelle serate formali e ad abolire l’obbligo della cravatta annodata al collo dei passeggeri maschili, che anzi sempre più spesso, chiedono di poter indossare le loro amate scarpe da ginnastica abbinate a comodi jeans.
LE NUOVE REGOLE
A sdoganare le sneakers, è stata Regent Seven Seas Cruises, compagnia di crociera che si definisce la flotta più lussuosa del mondo, che dal primo agosto permette agli ospiti di indossare sotto jeans “raffinati” scarpe da ginnastica pulite e di un colore neutro o classico a cena, attribuendo il cambiamento al desiderio di comfort degli ospiti e a una nuova e più attuale definizione di eleganza.
Anche Oceania Cruises ha recentemente annunciato modifiche alle sue attuali linee guida sul codice di abbigliamento. La compagnia di crociere di lusso ha spiegato che questi cambiamenti sono stati apportati per riflettere le preferenze in evoluzione dei viaggiatori di oggi. Il codice di abbigliamento aggiornato in particolare per la sera, consiglia alle donne di optare per abiti, tute, eleganti separati, jeans alla moda e sandali eleganti o scarpe da ginnastica. I signori sono incoraggiati a scegliere camicie con colletto, top in maglia, jeans o pantaloni eleganti, mocassini o scarpe da ginnastica eleganti.
La lussuosa Cunard per le su serate di gala richiede ancora un codice di abbigliamento elegante, e suggerisce un abito da cocktail o camicia e pantaloni lungi, ma specifica che la richiesta non è obbligatoria.
Seabourn Cruise Line, riguardo all’uso dei jeans, chiede che almeno questi però siano “eleganti”, ovvero di lavaggio scuro e senza strappi, anche Crystal Cruises include il day casual in serate formali.
Più rigide Silversea, che specifica ancora nel suo codice di abbigliamento che gli ospiti non dovrebbero indossare jeans e scarpe da ginnastica dopo le 18.00, ed Explora Journeys, la collezione lusso di Msc. Il brand italiano ancora non sdogana le scarpe da ginnastica, e, anche se specifica che non c’è un codice di abbigliamento formale, raccomanda uno stile “elegante e informale“, per la cena nei ristoranti speciali non sono ammessi cappellini da baseball e abbigliamento sportivo, mentre negli altri ristoranti non sono consentiti pantaloncini a cena.
IL VERO LUSSO È SENTIRSI LIBERI
Ad influenzare sicuramente la tendenza verso dress code sempre meno rigidi è il cambiamento demografico del popolo dei crocieristi delle crociere di lusso che diventa sempre più giovane, ma anche l’evoluzione degli spazi sociali nelle navi dove accanto a sale ristoranti eleganti ora si trovano steakhouse e ristoranti tematici, luoghi dove le scarpe da ginnastica e i jeans sono più in stile rispetto a giacca e cravatta. E poi vince su tutto la richiesta di comfort e libertà anche nell’abbigliamento che diventa prioritaria per i crocieristi.
«Negli ultimi anni, abbiamo notato un cambiamento in ciò che gli ospiti si aspettano quando si tratta di vestirsi per la sera, non solo sulle nostre navi, ma nella cucina raffinata e in altri ambienti di lusso in tutto il mondo – ha detto Wes D’Silva, direttore commerciale di Regent Seven Seas Cruises – Le persone si propendono per uno stile raffinato e sofisticato ma anche comodo».
Tuttavia, ciò non significa che le linee di lusso debbano rinunciare ad applicare certi standard, Bernie Leypold, vicepresidente senior per l’ospitalità di Crystal, ha detto che nella compagnia l’esistenza di un codice di abbigliamento flessibile «Significa continuare a offrire opportunità ai nostri ospiti di abbracciare l’eleganza, sia in un abito su misura che in un abito da cocktail chic, assicurandosi che si sentano a proprio agio durante il loro viaggio».
Certo, il risultato così rischia di essere un mix poco elegante e kitsch di signore e signori in abiti lunghi e abiti scuri che si ritrovano seduti nelle serate di gala accanto a passeggeri in pantaloncini, scarpe da ginnastica e abiti da spiaggia troppo corti.

