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Crociere, l’era delle svendite è finita

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Non solo ritorno, ma addirittura sorpasso della normalità. Gli sforzi, per le crociere e per il turismo in generale, per recuperare i numeri record del pre pandemia sembrano alle spalle. I tempi che ci hanno abituati a termini come, appunto, ritorno alla normalità o “new normal” lasciano il passo a una storia nuova. Quella che le crociere stanno scrivendo nel 2023, e che ha un’altra velocità e un altro prezzo.

Si parte da due elementi essenziali: da un lato la forte domanda di viaggi in mare, dall’altro l’inflazione e le congiunture internazionali, con annesso aumento generalizzato dei costi (a cominciare da carburanti e materie prime). Risultato: tariffe ritoccate verso l’alto.

Una tendenza generalizzata che riguarda il settore a livello internazionale, mercato Italia compreso. Se da una parte le compagnie vivono un momento di buona salute, dall’altro devono rimettere a posto i bilanci e ottenere profitti; tornare quindi a fare marginalità. Conseguenza: sta salendo leggermente il prezzo del biglietto crociera, vengono razionalizzate alcune spese di bordo, aumentano i costi dei pacchetti bevande e dei ristoranti di specialità, delle quote di servizio e di altri servizi opzionali. Una mossa che al momento non sta impattando sulla domanda, poiché compensata dalle politiche promozionali in atto per le prenotazioni anticipate.

A tastare il polso del mercato Italia c’è l’agenzia online Ticketcrociere. «Il settore sta andando molto bene, la domanda è forte e le aspettative sono altissime, molto di più del 2019. Tanto che la tariffa media di un biglietto crociera nelle ultime settimane registra una crescita tra il 10 e il 15% rispetto a quattro anni fa». È l’analisi, a primo trimestre 2023 appena concluso, fatta da Nicola Lorusso, ceo di Ticketcrociere, che ribadisce: «La cosiddetta “normalità” del 2019 è già stata ampiamente superata. Le compagnie di crociera stanno incrementando i prezzi sia a livello internazionale che per il mercato Italia. Alcune intervenendo direttamente sul biglietto, altre invece aumentando il costo dei pacchetti».

Se il cliente dovrà abituarsi ai nuovi standard, una soluzione per incidere il meno possibile sul portafogli c’è. E si chiama advanced booking. «L’aumento dei costi è compensato, soprattutto per chi prenota in anticipo, dalle promozioni lanciate dai diversi brand, che prevedono sconti sulle tariffe, sui pacchetti bevande, sulle escursioni, su terzo e quarto ospite in cabina, e così via. Al di là della questione costi, per chi vuole andare in crociera questa estate è il momento di prenotare. Penso soprattutto a chi viaggia con tutta la famiglia: già oggi non è facile, per esempio, trovare una cabina quadrupla per le crociere settimanali di agosto», spiega Lorusso.

Gli importi rivisti al rialzo non sono comunque una sorpresa per agenti di viaggi e clienti finali. Erano stati annunciati dai big delle crociere – Msc, Costa, Royal Caribbean e Norwegian Cruise Line – negli scorsi mesi. Per le compagnie, poi, vendere cabine a tariffe più alte è chiaramente un buon segnale; già nella seconda metà del 2022 i brand crocieristici avevano dichiarato che la “leva prezzo” non sarebbe più stata necessaria – e dunque utilizzata – per garantire il riempimento delle navi. E i numeri, al momento, danno loro ragione.

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