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Dalla Sicilia al Piemonte mezza Italia in zona gialla

mascherine Sicilia

Mentre il periodo delle festività natalizie volge al termine, in Italia si manifesta un nuovo boom di contagi da Covid-19 e mezzo Paese va nuovamente in zona gialla.

Da lunedì 3 gennaio, infatti, con l’ultima ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, le Regioni Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia si aggiungono a Liguria (per cui si profila il passaggio in arancione dal 10 gennaio), Marche, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Calabria e alle Province Autonome di Trento e Bolzano.

Con le nuove regole imposte dal governo, e valide fino al 31 gennaio prossimo, tra zona bianca e gialla ci sono comunque poche differenze, in quanto l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto e ormai previsto per entrambe le circostanze.

Inoltre, in tutta Italia per accedere a mezzi pubblici, andare al cinema o anche a teatro è necessaria la Ffp2. Infine, sempre su tutto il territorio nazionale, a prescindere dalla zona in cui ci si trova, per andare nei ristoranti e nei bar va esibito il green pass rafforzato, anche per consumare al bancone.

Il passaggio da zona bianca a gialla scatta con il raggiungimento di tre parametri: incidenza settimanale dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti uguale o superiore a 50 casi; tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri nei reparti ordinari al 15% e nelle terapie intensive al 10%.

Quanto alla zona arancione, questa scatta quando l’incidenza sfora i 150 casi per 100mila abitanti, con la percentuale di posti letto nelle terapie intensive che va oltre il 20% e il tasso di ricoveri in area medica supera il 30%.

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