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È ancora lockdown dei viaggi:
Italia blindata fino a metà febbraio

semaforo rosso stop

Stop fino a metà febbraio agli spostamenti tra Regioni. Il governo Conte – minato in queste ore dalla crisi provocata da Matteo Renzi – ha approvato la proroga fino al 30 aprile 2021 dello stato d’emergenza, insieme alle nuove misure anti Covid, i cui contenuti erano stati anticipati alle Camere dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Ma vediamo nel dettaglio le novità introdotte dal decreto legge validato da Palazzo Chigi e dopo poche ore firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Come anticipato anche dal nostro giornale, resta in vigore fino al 15 febbraio il divieto già in vigore di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, con l’eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, oltre al rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Una misura che spegne le speranze di chi, nel turismo, confidava ancora nel business di San Valentino.

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Inoltre, dal 16 gennaio e fino al 5 marzo, è consentito a massimo due persone, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata tra le ore 5.00 e le 22.00. “Tale spostamento – spiega il governo – può avvenire all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti”.

E ancora: “Qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale, sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”.

Ferma restando la suddivisione dell’Italia in zone, poi, il nuovo decreto istituisce una cosiddetta area bianca, nella quale si collocano le regioni con uno scenario di tipo 1 con un livello di rischio basso e un’incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. “Nell’area bianca – precisa Palazzo Chigi – non si applicano le misure restrittive previste dai dpcm per le aree gialle, arancioni e rosse, ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli”.

Attesa ancora per la nuova suddivisione in zone con mezza Italia – 9 regioni – che potrebbero finire da domenica in arancione e altre 3 regioni (Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia) che rischiano addirittura il rosso.

Il decreto appena approvato inibisce gli spostamenti e rende ufficiale, dunque, per almeno un altro mese, lo stop alle attività turistiche. E mentre nel travel molte aziende attendono ancora il fondo perduto promesso e mai ricevuto, nuove misure a sostegno del settore dovrebbero essere contenute nel Ristori 5. Un decreto, quest’ultimo, contenente una serie di misure-tampone che l’esecutivo Conte intende mettere in salvo nonostante la crisi di governo.

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