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E ora Airbus taglia le consegne degli A320

Airbus A320 da adobe

Chiamatelo pure “effetto A320“. Airbus ha deciso di tagliare l’obiettivo delle consegne per il 2025 a 790 aerei (30 in meno rispetto all’obiettivo iniziale), dopo aver scoperto un problema di qualità legato ai pannelli metallici della fusoliera di uno dei suoi subfornitori, che ha reso necessaria l’ispezione di oltre 600 unità già in servizio o in fase di produzione. “L’incidente – ha poi chiarito Airbus – è stato identificato e circoscritto“.

Una grana che segue di poche ore la decisione di mettere a terra 6.000 A320 per un bug ai computer di bordo, con il software aggiornato in tempi record per evitare un caos voli. E dulcis in fundo, si fa per dire, il crollo in Borsa, con perdite fino all’11%, per poi recuperare fino a ridurre il rosso del 5%.

Giorni complicati, insomma, per il colosso spaziale di Tolosa, che – ribadisce in una nota – sta rivedendo l’obiettivo a causa di un “recente problema di qualità dei fornitori sui pannelli della fusoliera, che ha influito sul flusso di consegne della famiglia A320″ .

L’azienda mantiene, comunque, i propri target finanziari, prevedendo un Ebit rettificato di circa 7,0 miliardi di euro e un flusso di cassa disponibile prima del finanziamento ai clienti di circa 4,5 miliardi di euro.

Secondo quanto riporta Bloomberg, però, è il secondo anno di fila che Airbus è costretta a ridurre il proprio obiettivo di consegna, un parametro attentamente monitorato che fornisce agli investitori informazioni sullo stato di salute della catena di approvvigionamento e dei processi di produzione.

Nel 2024, infatti, Airbus ha ridotto l’obiettivo a metà anno di 30 unità, portandolo a circa 770 aeromobili. Per quest’anno, invece, l’obiettivo originale era di 820 unità, come confermato dall’azienda alla fine di ottobre.

CONSEGUENZE DELL’ALERT SUI SOFTWARE

Negli aeroporti italiani, dove c’è una forte presenza di Airbus 320 in capo alle low cost easyJet e Wizz Air, i disagi si sono limitati a qualche minuto di ritardo, così come negli altri scali europei, Londra, Parigi e Francoforte.

Decisamente più pesanti le ripercussioni in Asia, dove, a causa del fuso orario, le compagnie hanno recepito l’alert solo la mattina di sabato 29, quando la direttiva delle rispettive agenzie per la sicurezza del volo è entrata in vigore. Air New Zealand ha fermato i suoi A320, mentre All Nippon Airways in Giappone ha cancellato 95 voli, con un impatto sui voli per 13.200 passeggeri.

La compagnia indiana IndiGo ha dichiarato che i controlli su 160 dei 200 aerei interessati sono avvenuti senza cancellazioni. Negli Stati Uniti nessun problema per le principali compagnie American Airlines, Delta Air Lines e United Airlines.

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