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E se la mitica Pan Am tornasse a volare?

Adobe Stock_ Brussels, Belgium, 1989. Passengers deboarding an Airbus A310-30_PanAm

A più di trent’anni dalla cessazione delle attività, il nome di Pan American World Airways potrebbe tornare sulla scena dell’aviazione commerciale. Come riportato da AirlineGeeks, Pan Am Global Holdings, che gestisce la proprietà intellettuale del marchio, ha confermato, giovedì 5 giugno, di aver stretto una partnership con AVi8 Air Capital, società d’investimenti specializzata in aviazione, per valutare la fattibilità del rilancio di Pan Am come compagnia aerea passeggeri di linea.

La valutazione strategica prenderà in considerazione le modalità di reintroduzione del nome Pan Am nel mercato odierno, concentrandosi sulla struttura operativa, sulla pianificazione finanziaria e sulla sostenibilità a lungo termine. Entrambe le parti hanno sottolineato l’importanza della storia del marchio e hanno indicato che ulteriori dettagli saranno pubblicati a breve. Attualmente, entrambe le compagnie stanno valutando se Pan Am possa rientrare sul mercato come compagnia aerea competitiva e orientata al cliente. AVi8 Air Capital sta conducendo l’analisi delle condizioni di mercato, della potenziale composizione della flotta e della pianificazione delle infrastrutture necessarie per operare voli commerciali di linea con il nome storico.

Il marchio conserva ancora un significato per molti viaggiatori, anche a più di 30 anni dall’uscita di Pan Am dal settore. Craig Carter, ceo di Pan Am Global Holdings, ha dichiarato: «Attraverso questa collaborazione, puntiamo a valutare un approccio sostenibile e lungimirante per la reintroduzione dei servizi commerciali di linea con il nome Pan Am, un approccio che non solo onori la sua tradizione, ma renda anche l’esperienza Pan Am più accessibile».

I FASTI

Pan Am era un tempo la più grande compagnia aerea internazionale con sede negli Stati Uniti e dominava le rotte globali durante la metà del ventesimo secolo. La compagnia ha svolto un ruolo centrale nell’avvio dell’era dei jet ed è stata la prima compagnia aerea statunitense a volare con il Boeing 707 e, successivamente, il 747. Con accesso esclusivo a molti mercati esteri prima della deregolamentazione, ha costruito una rete che simboleggiava lusso, innovazione e portata internazionale, ricorda il sito Simple Flying.

LE PRIME DIFFICOLTÀ

Quel successo, tuttavia, diventò sempre più difficile da sostenere con l’ingresso del settore in un’era più volatile, negli anni ’70. La crisi petrolifera globale colpì l’industria aeronautica nel 1973, causando un forte aumento dei prezzi del carburante. Pan Am aveva appena ampliato la sua flotta con i Boeing 747 e si aspettava una crescita a lungo termine dei viaggi internazionali. Gli aerei erano costosi da gestire e l’improvviso rialzo dei costi del carburante aumentò significativamente le spese della compagnia aerea.

Nel 1978, seguì la deregulation, che aprì i mercati interni statunitensi a nuovi operatori e alla concorrenza basata sulle tariffe. Pan Am, priva di una solida rete nazionale, non fu in grado di adattarsi alle nuove dinamiche di mercato con la stessa rapidità dei suoi concorrenti emergenti.

IL PEGGIORAMENTO E LA BANCAROTTA

Verso la fine degli anni ’80, la situazione finanziaria della compagnia aerea peggiorò ulteriormente, fino a quando iniziò a vendere attività non strategiche nel tentativo di rimanere a galla. Si ritirò anche da diversi mercati internazionali in cui le performance erano state inferiori alle aspettative. Poi, nel 1991, dopo anni di sforzi di ristrutturazione e un crescente debito, la compagnia aerea dichiarò bancarotta e cessò le operazioni poco dopo.

Sebbene Pan Am non operi voli di linea da oltre trent’anni, il nome continua ad avere rilevanza nel mondo dell’aviazione. Se la compagnia aerea dovesse tornare, segnerebbe uno dei revival più significativi nella storia recente dell’aviazione. Fino ad allora, i viaggiatori potranno ancora rivivere quella storia attraverso un paio di voli commemorativi previsti per quest’anno. Dal 16 giugno, Criterion Travel e l’operatore olandese Bartelings, in collaborazione con Pan Am, offriranno due tour privati ​​di 12 giorni chiamati Tracing the Transatlantic. I viaggi seguiranno le storiche rotte transatlantiche settentrionali e meridionali della compagnia aerea, con scali a Bermuda, Lisbona, Marsiglia, Londra e Foynes (Irlanda), destinazioni un tempo servite da Pan Am durante i suoi anni di massimo splendore. Il tour inizierà e terminerà a New York e sarà effettuato a bordo di un Boeing 757-200 charter, allestito in una configurazione all-business class con 50 poltrone reclinabili.

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