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Egitto, il piano Elkady per moltiplicare gli arrivi dall’Italia

Tra i Paesi del Nord Africa, l’Egitto è quello che sta recuperando più velocemente le quote di mercato perse a causa della pandemia e guarda al futuro con ottimismo. Con il lancio della Strategia nazionale di lungo termine, il ministero del Turismo e delle Antichità, guidato dallo scorso agosto dal nuovo ministro Ahmed Issa, punta a incrementare gli arrivi dall’Italia del 50%.

«È stato un anno molto positivo. Siamo quasi agli stessi livelli del 2019 – ha esordito Amr Elkady, ceo dell’Egyptian Tourism Authority (Eta), che abbiamo incontrato alla Bit di Milano – E non ci fosse stata la guerra in Ucraina avremmo potuto anche superare i numeri del 2019. Siamo soddisfatti sia in termini di arrivi sia di spesa per persona. Le tariffe sono aumentate, ma i turisti sono venuti comunque, a prescindere dai costi. Soprattutto sono tornati gli italiani, che per noi rappresentano uno dei principali mercati, ma che vorremmo ulteriormente incrementare nei prossimi anni di circa il 50%. Una sfida molto ambiziosa, ma che riteniamo realistica, perché abbiamo tutto quello che i turisti italiani cercano: il mare, le spiagge, l’archeologia, il Nilo, la montagna, il deserto, le oasi, la cultura, il golf, la spiritualità».

Di fondamentale importanza, per raggiungere questo obiettivo, sono le campagne promozionali messe a segno dall’Eta e in particolare le iniziative a favore del trade, come sottolineato dal manager: «Lavoriamo a stretto contatto con il trade, svolgiamo molte attività B2B, in particolare campagne di co-marketing con i tour operator e fam trip per far conoscere la destinazione. Continuiamo a investire perché, come ho detto, il mercato italiano per noi è molto importante, è uno dei migliori per volumi e qualità, e anche perché, per via della vicinanza e altri fattori, tra i turisti italiani ci sono molti repeaters, che tornano più volte in Egitto e per periodi più lunghi».

Un’offerta già ragguardevole, quella dell’Egitto, e tuttavia in continua espansione, che anche grazie a nuove scoperte archeologiche, la realizzazione di infrastrutture e progetti di riqualificazione, si arricchisce costantemente. «Stiamo dedicando molta attenzione a due nuovi prodotti – ha affermato a questo proposito Elkady – Uno è il monastero di Santa Caterina, nel Sinai, uno dei siti egiziani nella lista dei Patrimoni Unesco, ma che è soprattutto un luogo di grande spiritualità, capace di attrarre e coinvolgere diverse fasce di turisti, indipendentemente dal loro credo religioso. Lo stesso vale per l’Holy Family Trail, un itinerario sulle tracce della fuga in Egitto della Sacra Famiglia, una storia della tradizione cristiana ma universale nella sua umanità. Un percorso che tocca luoghi millenari che stiamo gradualmente restaurando, in alcuni dei quali si tengono ogni anno festival che sono stati inseriti dall’Unesco nella lista dei patrimoni intangibili dell’umanità».

Al fine di migliorare ulteriormente i servizi e l’esperienza di viaggio dei visitatori, in un’ottica di costante modernizzazione del paese, gioca un ruolo fondamentale nella Strategia nazionale di lungo termine dell’Egitto l’adozione delle nuove tecnologie, sia sul fronte interno sia su quello della promozione internazionale. «Il piano di trasformazione digitale è una delle priorità del Ministero e ha al suo centro il nuovo portale promozionale dell’Egitto e le sue applicazioni mobili – ha spiegato Elkady – La maggior parte delle nostre campagne ora sono sul web, basate sull’utilizzo delle principali piattaforme digitali e i social media. Inoltre, stiamo stringendo partnership con i più grandi portali di prenotazioni online come Expedia e Booking.com per commercializzare la nostra offerta. Di pari passo abbiamo lanciato il portale Egipt e-visa per chi vuole richiedere il visto elettronico presentando la domanda online. Inoltre, nei maggiori siti archeologici e musei è in funzione il nuovo sistema di e-ticketing che consente di acquistare i biglietti anche online».

Di queste implementazioni tecnologiche si avvantaggerà anche l’atteso Grand Egyptian Museum che sta prendendo forma alle porte del Cairo e con molta probabilità dovrebbe essere inaugurato entro l’anno. «È praticamente completato. La costruzione è terminata e buona parte delle esposizioni sono già state allestite – ha confermato Elkady – Attendiamo che venga fissata a breve la data dell’inaugurazione. È un complesso enorme, spettacolare, in effetti è il museo più grande del mondo e poi c’è una vasta area commerciale, con caffè, ristoranti, negozi, mentre intorno stanno sorgendo nuovi alberghi. Inoltre, abbiamo costruito un nuovo aeroporto che servirà questa zona, che comprende anche il Giza Plateau dove è in corso un grande progetto di riqualificazione».

I lavori procedono quindi nell’area delle piramidi, con alcune strutture che sono già state completate, tra cui il rinnovato visitor center, la biglietteria, ristoranti e caffè. Grande attenzione è stata posta sulla sostenibilità ambientale e infatti per ridurre le emissioni tutti i trasporti turistici in zona vengono effettuati con autobus elettrici e golf cart.

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