«Non è cambiato il turismo, è cambiato il turista». Quasi una sentenza quella della presidente di Enit, Alessandra Priante, intervenuta al talk di Repubblica “Lo stato del turismo in Italia” a Cavallino Treporti (Venezia). «Le persone non viaggiano più soltanto per una destinazione – ha sottolineato ancora – ma perché spinte da una motivazione precisa. Ed è per questo che l’Italia, dati alla mano, resta il Paese più desiderato del mondo».
“Tra overtourism e sostenibilità: le sfide di un settore da 225 miliardi” è il tema centrale dell’evento, alla presenza di operatori, istituzioni e stakeholder per riflettere su come rendere il nostro Paese ancora più attrattivo agli occhi dei viaggiatori stranieri, senza dimenticare l’importanza del turismo domestico. Una voce che nel 2024 ha contribuito al 10% del Pil (pari a 225 miliardi di euro) e dà lavoro a oltre tre milioni di italiani.
Priante ha fatto notare che accanto alle grandi città «sta emergendo un’Italia diversa, profonda e verticale, che sorprende i viaggiatori e parla soprattutto alle nuove generazioni e agli sportivi. Una trasformazione che trova conferma nel primato europeo dell’Italia come destinazione outdoor. In questo quadro la montagna – non solo le Alpi ma anche l’Appennino – è diventata un vero punto di svolta, allungando la stagione e ampliando l’offerta e rafforzando l’immagine di un Paese capace di proporre esperienze uniche e di mantenere standard di accoglienza e qualità senza paragoni».
Il fascino dell’Italia, dunque, non conosce limiti, secondo la presidente di Enit: «Alla fine non siamo un Paese enorme per dimensioni geografiche, ma abbiamo una densità di contenuti e di possibilità che ci consente di raccontare un’Italia sempre nuova e di lavorare molto bene sul futuro. Anche la narrazione politica deve cambiare, riconoscendo i risultati di questo governo, che ha saputo trasmettere stabilità e fiducia all’estero e agli investitori stranieri. Dobbiamo essere orgogliosi e dire bravi agli imprenditori che hanno collaborato con le istituzioni: quando pubblico e privato dialogano virtuosamente, tutto funziona al meglio».
Anche di recente il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha spiegato che una delle prossime sfide è indirizzare quel 75% di turisti che visitano il 4% del territorio alla scoperta del restante 96%. In attesa che dal 25° Global Summit Wttc, in programma dal 28 al 30 settembre all’Auditorium Parco della Musica a Roma, alla presenza dei principali leader del settore turistico globale, arrivino buone indicazioni per il travel che verrà.

