Nuovo round nella intricata vicenda delle guide turistiche: dopo la pronuncia del Tar che ha stabilito la legittimità dell’esame di abilitazione rigettando il ricorso presentato dall’Angt (l’Associazione nazionale guide turistiche) dichiarandolo “irricevibile”, la stessa sigla ha diffuso una nota nella quale esprime esplicitamente la propria opinione sul rigetto del ricorso nei confronti del decreto ministeriale n° 88 e conseguente bando d’esame.
“Riteniamo che la sentenza del Tar – si legge nella nota – non colga nel segno quanto alla declaratoria di tardività del ricorso presentato. La questione dell’immediata lesività del provvedimento impugnato, incide direttamente sul termine di decorrenza dell’impugnazione da attivare dalla data di pubblicazione, solo per gli atti immediatamente lesivi. Il decreto ministeriale è certamente un atto generale non immediatamente lesivo e pertanto il termine decorre dalla sua entrata in vigore”.
Inoltre, “la sentenza – prosegue l’associazione – appare contraddittoria in più punti relativamente alla immediata lesività del decreto ministeriale, in quanto cita un precedente del Consiglio di Stato peraltro nemmeno pertinente. Facciamo presente che una tale sentenza costituirebbe un precedente rispetto alla possibilità in futuro di ricorrere su atti non immediatamente lesivi”.
Angt vuole inoltre fermamente ribadire – anche alla luce del recente esame scritto di abilitazione alla professione di guida turistica e il diffuso malcontento da questo derivato – che la sua intenzione, in perfetta coerenza con la linea sempre adottata negli ultimi anni e più recentemente ai tavoli ministeriali per la discussione riguardo la stesura della legge 190, è sempre stata quella di arrivare “ a un esame che, pur avendo dei criteri omogenei su tutto il territorio nazionale, avesse una parte riservata a uno specifico territorio regionale in cui i futuri professionisti avessero potuto esercitare serenamente e con accertata competenza la professione che Angt continuerà a tutelare per preservarne il valore e l’identità”.



