A tutta Enac. Da una parte l’investitura del direttore generale Alexander D’Orsogna – da parte del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini – a rappresentante del Mit presso Eurocontrol, l’organizzazione intergovernativa preposta al controllo del traffico aereo a livello europeo.
Dall’altra la conferma dell’Italia, con 163 voti su 184 Paesi votanti, nella prima fascia del Consiglio dell’Icao (International Civil Aviation Organization), prima tra le Nazioni europee e quarta al mondo, dopo Brasile, Cina e Giappone.
La rielezione è avvenuta durante la 42ª Assemblea Generale dell’Icao a Montréal, in Canada, in cui sono stati rinnovati i 36 componenti del Consiglio, suddivisi in tre fasce che, per categoria di rilevanza, rappresentano i Paesi che vantano una significativa storia industriale aeronautica e un’incisiva politica del trasporto aereo, ai quali assegnare la missione di governo per il successivo triennio.
«Questo importante risultato – sottolinea il presidente Enac, Pierluigi Di Palma – conferma il ruolo di primo piano dell’Italia nella governance dell’aviazione civile. Il trasporto aereo è un sistema globale che richiede la collaborazione di tutti senza che nessun Paese sia lasciato indietro. L’Italia è pronta a contribuire con responsabilità e visione su tutti i temi principali, dalla sostenibilità alla mobilità aerea innovativa, dai voli suborbitali ai diritti di tutti i passeggeri, con particolare attenzione ai Prm e alle persone più fragili, passando per il benessere degli animali, componenti delle nostre famiglie, tema che abbiamo portato all’attenzione del consesso Icao per condividere una rivoluzione sociale».
Un successo che riflette l’impegno, oltre che di Enac, del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, della rappresentanza permanente italiana presso l’Icao e dei delegati delle altre Istituzioni e industria nazionale del settore. Il risultato acquista ulteriore rilievo in vista della nomina del nuovo presidente dell’Icao, prevista per novembre, che guiderà l’organizzazione nel triennio 2026-2029.

