Ex lavoratori Alitalia: gioco, partita, incontro

Ex lavoratori Alitalia: gioco, partita, incontro
09 Luglio 10:43 2025

Non esiste un diritto dei dipendenti di Alitalia, addetti al ramo Aviation, di continuare a lavorare con Ita Airways.

Con la sentenza nº 99, depositata in queste ore, la Corte Costituzionale ha giudicato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale poste, “in quanto fondate su un erroneo presupposto interpretativo”: l’esclusione della natura liquidatoria della procedura.

“Le operazioni effettuate dai commissari – si legge nella sentenza – non tendono al recupero e alla riorganizzazione dell’attività del cedente, ma alla sua liquidazione. Il carattere liquidatorio della procedura giustifica la deroga alla continuità del rapporto di lavoro”.

Si chiude così definitivamente il caso che riguarda i 2mila dipendenti dell’ex Alitalia Sai, che nel 2021 non sono stati assorbiti in Ita e che sono stati posti in cassa integrazione prorogata fino a ottobre 2025, per poi essere licenziati.

La Corte Costituzionale era stata chiamata in causa dal giudice del lavoro del Tribunale di Roma, Tiziana Orru, per verificare la legittimità di un decreto interpretativo, con il quale il governo aveva “blindato” l’esclusione dei dipendenti di Alitalia-Sai dal reintegro nella nuova compagnia Ita Airways.

Quasi 1.500 lavoratori, esclusi dal perimetro della compravendita, avevano infatti sostenuto tramite consulenti legali che il loro posto di lavoro andava conservato, poiché il passaggio di mano non riguardava un solo ramo d’azienda, ma l’intera compagnia, in un contesto quindi di continuità aziendale.

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Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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