Federalberghi, vacanze estive per 34 milioni di italiani

by Redazione | 2 Luglio 2019 12:02

È in lieve aumento il numero degli italiani che hanno trascorso o trascorreranno una vacanza fuori casa durante il periodo estivo tra giugno e settembre, dormendo almeno una notte fuori casa. Nel complesso, l’incremento rispetto all’estate 2018 è pari al +0,3%. Circa il 57,1% della popolazione, pari a 34,6 milioni di persone, tra maggiorenni (26,0 milioni) e minorenni (8,6 milioni), ha già fatto una vacanza nel mese di giugno o si appresta a farla nei mesi di luglio, agosto e di settembre. Sono i risultati dell’indagine previsionale su tutti i tipi di vacanze degli italiani, realizzata da Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto Acs Marketing Solutions.

Nell’84,1% dei casi gli italiani rimarranno in Italia (contro l’80,2% dello scorso anno), mentre nel 14,8% dei casi andranno all’estero. Per coloro che resteranno in Italia, il mare si conferma la meta preferita per le vacanze estive, accogliendo il 71,0% dei viaggiatori. Seguono le località d’arte con il 9,5% delle preferenze, la montagna con il 7,0%, le località lacuali (4,8%) e le terme (2,3%). I connazionali che si recheranno oltre confine visiteranno soprattutto le grandi capitali europee (47,3%) e i mari tropicali (19,8%).

La durata media della vacanza principale resta stabile a 10 notti.

Il 39,5% della popolazione, pari a 20 milioni di persone, non farà vacanze tra giugno e settembre, contro il 42,8% dello scorso anno. Si resta a casa principalmente per motivi economici, per impedimenti di salute e familiari, per impegni di lavoro. Il 18% intende partire in un altro periodo dell’anno. «Certo, la crisi continua a farsi sentire, costringendo gli italiani a una riduzione della spesa. Inoltre, circa 20 milioni di connazionali non andranno in vacanza tra giugno e settembre, principalmente per motivi economici – è il commento a caldo del presidente di Federalberghi Bernabò Bocca – Ma tra questi vi è un 18% che intende partire in un altro periodo dell’anno, il che sembra far affiorare un interessante cambiamento rispetto alla scelta ordinaria».

QUANTO SPENDONO GLI ITALIANI. La spesa media complessiva (comprensiva di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) stimata per il periodo estivo risulta in calo rispetto allo scorso anno, attestandosi sugli 837 euro a persona contro i 911 euro del 2018. Il giro d’affari complessivo è di 21,8 miliardi di euro, in diminuzione del 9,5% rispetto ai 24,1 miliardi dell’estate 2018.

La vacanza principale costerà 722 euro a chi rimane in Italia e 1.238 euro a chi va all’estero. La spesa si spalma su tutte le componenti della filiera turistica. Il 28,5% del budget di chi va in vacanza è destinato ai pasti (colazioni, pranzi e cene), il 23,7% alle spese di viaggio, il 22,1% al pernottamento, e il 25,7% a tutte le altre spese (divertimenti, escursioni, gite e shopping).

PRENOTAZIONI. Agosto si conferma il mese leader, con il 57,6% delle preferenze, seppur in calo rispetto allo scorso anno (60,3%), a tutto vantaggio del mese di luglio, che fa registrare un 18,4% di presenze, rispetto al 12,5% del 2018.

«L’aspetto economico condiziona fortemente l’orientamento sulla preferenza della vacanza, che peraltro sempre più rappresenta per i nostri connazionali un elemento irrinunciabile per la propria esistenza – dice Bocca – Agosto in questo senso, è il mese che probabilmente paga più di ogni altro la crisi. Malgrado il quadro non sia particolarmente esaltante, conforta il fatto che la durata media delle vacanze si attesta sulle 10 notti, mantenendosi sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno. Non mi stupirei se anche il mese di settembre ci riservasse delle sorprese, a dispetto della previsione attuale»

Tra le tipologie di soggiorno, l’albergo rimane la scelta privilegiata, con il 27,5% delle preferenze. Seguono la casa di parenti o amici (27%), la casa di proprietà (15,3%) e il b&b (12%). Il 48,8% degli italiani ha prenotato o prenoterà l’alloggio per le proprie vacanze rivolgendosi direttamente all’albergo, rispettivamente mediante il sito internet della struttura (24,5%) o contattandola mediante telefono, mail o altro mezzo (24,3%). Il 25,8% sceglierà la struttura utilizzando un portale di prenotazione, mentre il 20,4% si recherà presso l’agenzia di viaggi tradizionale e il 5,7% si rivolgerà a un tour operator.

Anche se viviamo nell’epoca del last minute, la scelta della vacanza estiva è meditata. Nel 65,9% dei casi, infatti, gli italiani prenotano l’alloggio per la vacanza principale con due mesi e più di anticipo, mentre solo il 5,2% effettua la prenotazione dell’alloggio meno di un mese prima della vacanza. «Resto dell’idea che si debba vedere il bicchiere mezzo pieno, senza escludere piacevoli sorprese che l’estate potrebbe riservarci», conclude il presidente di Federalberghi.

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