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FitCuba al via nell’anno d’oro dell’Isla Grande

Cuba insegue un turismo sostenibile, che coniughi pace e sicurezza, ma che sappia contemporaneamente aprirsi al mondo e ai nuovi mercati. E non poteva che aprirsi con un tributo a Fidel Castro la 37ª edizione di FitCuba, la prima che si tiene nell’Oriente dell’isola. È l’Hotel Playa Pesquero, nella provincia di Holguin, a ospitare i lavori della più importante fiera del turismo cubano che si svolge nel segno di “un turismo de paz, salud y seguridad…“, come riporta anche la targa commemorativa svelata nel corso della cerimonia d’inaugurazione, citazione il discorso pronunciato da Castro nel 2003, proprio all’apertura della struttura.

Fino al 6 maggio sono aperte le contrattazioni tra i fornitori dell’offerta turistica cubana e i buyer stranieri, mentre in un’area dedicata alle opportunità di affari all’interno del settore turistico, gli operatori possono analizzare nuove idee e concretizzare progetti già esistenti e investimenti nell’ambito del settore turistico cubano.

Con circa 4 milioni di arrivi nel 2016, il turismo si conferma non solo una voce in attivo dell’economia cubana, ma con buone prospettive di crescita. «Ad oggi siamo arrivati a 2 milioni di visitatori – ha dichiarato il ministro del turismo cubano, Manuel Marrero Cruz – un risultato raggiunto con un anticipo di 39 giorni sull’anno scorso e che rappresenta una crescita superiore al 15%».

I principali mercati di provenienza sono il Nord America (45% complessivo, ma con gli Stati Uniti che hanno fatto registrare un +118%), l’Europa (33%) e il Sud America (16%), «ma puntiamo ad aumentare ulteriormente gli arrivi attraverso la qualità dell’offerta turistica, che è l’unica via per incrementare il turismo».

Una priorità che si concretizza su vari fronti, seguendo le linee guida del Piano di sviluppo del turismo 2030. Entro il 2017 saranno inaugurati i nuovi hotel Iberostar Bella Vista a Varadero, il Sercotel Cayo Santa Maria e il Gran Kempiski Manzana a L’Avana, mentre nuovi investimenti sono previsti in hotel per tour a Viñales, Trinidad e Camaguey e in altre zone dell’isola, anche con la gestione di catene alberghiere straniere. Attualmente sono 19 i gruppi internazionali che amministrano 95 alberghi per un totale di circa 41 mila camere.

«L’obiettivo è di attrarre altre catene alberghiere – ha confermato Marrero – anche attraverso la Cartera de oportunidades de negocios para la inversion extranjera», un programma che convoglia 110 progetti disponibili per investimenti e nuovi contratti di gestione e commercializzazione. Su questo modello, che mira a diversificare l’offerta turistica cubana di alto standard, si sta sviluppato il complesso immobiliare e golfistico di Carbonera, che sarà presto affiancato dal Punta Colorada Cuba Golf Marina che sarà tra i più estesi dell’America Latina.

Intanto si lavora anche al recupero e salvaguardia del patrimonio architettonico e naturalistico del paese, al quale viene destinato il 5% degli investimenti ambientali. In quest’ambito spiccano i progetti di Sagua la Grande, Matanzas e Gibara, la nuova destinazione turistica dell’Oriente lanciata ufficialmente nel corso di questa edizione di Fitcuba.

Per raggiungere le vecchie e nuove destinazioni turistiche e agevolare i tour, giocano un ruolo fondamentale i collegamenti aerei domestici, incrementati con i nuovi voli Havana-Cayo Coco-Holguin operati da Meridiana. Un’altra compagnia italiana, Blue Panorama, ha rinnovato di un ulteriore anno il contratto di codeshare con Cubana de Aviación e assicura voli tra 9 scali di maggiore interesse turistico dell’isola.

In forte crescita anche il settore crocieristico, che sta vivendo un vero e proprio boom: 25 navi hanno fatto scalo nei porti cubani, 8 in più rispetto alla stagione precedente, e sono programmati 265 scali per un totale di oltre 170 mila passeggeri.

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