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Food&Wine Tourism Forum 2020, l’imperativo è sostenibilità

È la sostenibilità la parola chiave dell’offerta turistica del dopo-coronavirus: un concetto condiviso al Food&Wine Tourism Forum, l’evento organizzato dall’Ente turismo Langhe-Monferrato-Boero, coordinato dal direttore scientifico Roberta Milano e moderato da Mauro Carbone, direttore dell’Ente Turismo Lmr.

Il tema affrontato insieme ai relatori Alessandra Priante, direttore Europa Unwto e Michil Costa, imprenditore alberghiero, presidente Maratona dles Dolomites, è stato infatti quello della sostenibilità e di come affrontare la ripresa che deve essere avviata incentrando le proposte sui valori dell’umanità, sulla figura centrale della persona.

La pandemia che ha ridotto gli arrivi di turisti internazionali nel primo trimestre del 2020 a una frazione di quello che erano un anno fa, con una perdita di 67 milioni di arrivi internazionali e circa 80 miliardi di dollari in esportazioni, è solo l’inizio di un crollo che su base annuale potrebbe toccare mancati arrivi di 1,1 miliardi di turisti internazionali e perdite fino  a 1,2 trilioni di dollari di entrate da esportazione del turismo.

A fronte di questo scenario, per Alessandra Piante «il turismo sostenibile è parte prioritaria per la ripartenza,  una narrazione accattivante moderna. Le case history devono servire da ispirazione: ad esempio l’Austria prevede nel suo mandato ministeriale Turismo e Sostenibilità insieme. L’emergenza di questo periodo ha permesso di mettere al centro l’importanza del turismo. Un settore che in Italia non ha mai previsto una programmazione a medio e lungo termine».

La programmazione in molti paesi è già ripartita, tra gli esempi di buone pratiche ricordiamo il Portogallo, la Grecia e la Croazia che stanno addirittura comunicando gli eventi del prossimo novembre. «Cogliamo tutti l’occasione della Commissione Europea che ha organizzato il grande meeting sul turismo sostenibile in programma per l’autunno 2020», ha concluso la Piante.

Michil Costa ha sottolineato come «la sostenibilità sta nel collegamento tra noi e il mondo, è il bene comune, è umanità. Questo periodo rappresenta un’opportunità per non tornare indietro alla normalità. Non si deve pensare ad una ripartenza ma ad una trasformazione».

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