Giamaica dopo Melissa: turismo “in ordine” entro metà dicembre

Giamaica dopo Melissa: turismo “in ordine” entro metà dicembre
31 Ottobre 15:37 2025

La Giamaica è già oltre Melissa e il turismo sarà pienamente operativo già entro il 15 dicembre. Lo ha assicurato il ministro del Turismo, Edmund Bartlett, che dopo il passaggio dell’uragano ha attivato una Task force per la ripresa e un Comitato di coordinamento per la resilienza del Turismo (“Tourism Cares”) per guidare la ricostruzione e rilanciare il settore, allineando le azioni del settore pubblico e privato.

Il bilancio della tempesta – che nel complesso ha mietuto almeno 50 vittime nei Caraibi – è pesante: molte case rase al suolo, oltre 13mila persone costrette a ripararsi in rifugi collettivi, il 72% dell’isola senza corrente, appena il 35% della copertura mobile in funzione.

«La ripresa non può essere lasciata al caso – ha sottolineato Bartlett – Stiamo coordinando marketing, comunicazione, riparazioni infrastrutturali, aiuti, logistica e tutti i servizi di supporto verso un unico obiettivo: la piena operatività del settore entro il 15 dicembre. I progressi saranno monitorati dal ministero del Turismo e comunicati regolarmente al pubblico, così che lavoratori, visitatori e partner possano pianificare le loro attività con fiducia».

La Task force guiderà il riavvio operativo del settore, con priorità su valutazioni rapide, riqualificazione delle strutture e preparazione dei servizi in resort, attrazioni, aeroporti e porti turistici. In parallelo, il Comitato “Tourism Cares” si occuperà del coordinamento degli aiuti e della mobilitazione delle risorse necessarie al rilancio del comparto.

Queste le principali linee di intervento:

– Rassicurare i mercati: aggiornare partner e clienti sulla prontezza del settore.

– Ripristinare il prodotto: accelerare le valutazioni e le riparazioni di spiagge, attrazioni, strade, infrastrutture e porti.

– Tutela di persone e Pmi: canalizzare aiuti e sostegni per favorire il rapido ritorno al lavoro di operatori, Pmi e delle comunità che alimentano l’economia del turismo.

Nonostante i gravi danni provocati dall’uragano, il comparto alberghiero giamaicano sta dimostrando grande resilienza e capacità di reazione. Le prime valutazioni indicano impatti significativi su alcune delle principali strutture nelle aree di Montego Bay, Negril e St. Elizabeth, con chiusure temporanee per interventi di ripristino in alcune proprietà della zona.

La priorità immediata resta garantire la sicurezza di ospiti e personale, ripristinare i servizi essenziali e riattivare la capacità ricettiva in vista della stagione invernale. L’impegno congiunto di operatori, istituzioni e partner internazionali conferma la solidità e la prontezza del settore turistico giamaicano nel superare questa fase di emergenza.

“La forza del turismo non risiede solo nell’offerta – ha concluso il ministro Bartlett – ma soprattutto nelle persone e nelle partnership. La rapidità e la sinergia della nostra risposta dimostrano la resilienza del settore e il nostro impegno costante per una ripresa fondata su empatia, solidarietà e innovazione».

IL REGNO UNITO RIMPATRIA I CONNAZIONALI

Intanto, il governo del Regno Unito ha deciso di organizzare voli charter di emergenza per riportare a casa i turisti britannici rimasti bloccati in Giamaica a causa dell’uragano. Si stima che attualmente  siano 8.000.

Oltre ai charter speciali, il Foreign Office sta collaborando con tour operator e compagnie aeree per far ripartire i servizi non appena la situazione sarà sicura.

Tutti i cittadini britannici in Giamaica che si sono registrati saranno contattati e riceveranno un link per prenotare i voli di ritorno una volta riprese le operazioni aeroportuali.

Il governo ha anche annunciato aiuti umanitari di emergenza e una nave della Royal Navy si trova nella regione ed è in stato di allerta. Il ministro degli Esteri, Yvette Cooper, ha dichiarato: “Stiamo noleggiando voli per rafforzare la capacità commerciale e garantire che le persone che desiderano tornare nel Regno Unito possano farlo il prima possibile».

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