Giappone, il boicottaggio cinese non frena il turismo

Giappone, il boicottaggio cinese non frena il turismo
17 Dicembre 11:21 2025

L’attuale frattura diplomatica tra Giappone e Cina ha avuto un impatto limitato sul turismo, che continua a crescere, nel Paese del Sol Levante. A novembre, si è registrato un aumento del 10,4% su base annua dei visitatori in Giappone, secondo quanto comunicato dall’ente del turismo del Paese.

Gli arrivi dall’estero per affari e turismo, nel mese, si sono attestati a 3,52 milioni, portando il totale per il 2025 a oltre 39 milioni, ha dichiarato l’Organizzazione nazionale del turismo giapponese. Il totale negli undici mesi del 2025 supera già il record annuo di 36,87 milioni di persone registrato nel 2024.

La crescita del numero di visitatori dalla Cina continentale ha rallentato al 3%, a novembre, ben al di sotto della crescita del 37,5% registrata dall’inizio dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2024.

Una disputa diplomatica, nata dalle dichiarazioni della prima ministra giapponese Sanae Takaichi su Taiwan, l’isola con un governo autonomo che è rivendicata dalla Cina, ha spinto Pechino a chiedere ai suoi cittadini di boicottare il Giappone.

Le compagnie aeree cinesi hanno offerto rimborsi gratuiti per i voli fino alla fine dell’anno. I titoli giapponesi legati al turismo, come l’operatore di grandi magazzini Isetan Mitsukoshi e l’operatore di Tokyo Disneyland Oriental Land, hanno subito un duro colpo, subito dopo l’avviso di viaggio diffuso dalle autorità cinesi, e non si sono ancora ripresi.

I turisti della Cina continentale rappresentano circa un quarto del totale di visitatori entrati in Giappone nel 2025.

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