Giappone record: 21,5 milioni di turisti in sei mesi
Tutti pazzi per il Giappone, affascinante meta che continua a macinare record su record di visitatori raggiungendo quota 21,5 milioni di turisti stranieri nella prima metà del 2025, secondo i dati governativi pubblicati questa settimana, con una domanda di viaggi che rimane forte anche al di fuori delle stagioni di punta.
Per l’Organizzazione Nazionale del Turismo Giapponese, il numero di visitatori nei primi sei mesi dell’anno ha superato il precedente record di 17,78 milioni stabilito nel 2024, solo il mese di giugno ha fatto registrare 3,38 milioni di visite, con un aumento del 7,6% rispetto all’anno precedente: è il dato più alto mai registrato per questo mese.
Al primo posto come Paesi in entrata è la Corea del Sud che ha registrato il numero più alto di presenze nella prima metà dell’anno, con 4,8 milioni, seguita dalla Cina con 4,7 milioni e da Taiwan, con 3,3 milioni. In generale, tutti i mercati hanno superato i dati dell’anno precedente, con la Cina che ha registrato un notevole aumento del 53,5%.
A crescere è stata anche la spesa dei turisti nel trimestre aprile-giugno che ha raggiunto circa 2,5 trilioni di yen (15,46 miliardi di euro), con un aumento del 18,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a guidare la classifica, i turisti cinesi che hanno lasciato nel Paese 516 miliardi di yen (2,99 miliardi di euro), seguiti dagli americani, 357 miliardi di yen (2,07 miliardi di euro) e dai taiwanesi, 292 miliardi di yen (1.69 miliardi di euro).
I visitatori in Giappone hanno speso in media circa 239.000 yen a persona (1.610 dollari), con i britannici che hanno speso di più con circa 444.000 yen (quasi 3mila euro), seguiti dagli italiani con 398.000 yen (2.680 dollari) e dai tedeschi con 396.000 yen (2.670 dollari).
Tra tanti record, c’è anche il rovescio della medaglia: le tantissime presenze hanno causato in molte zone del Paese il ben noto problema del sovraffollamento creando problemi non solo nella gestione pratica della grandissima quantità di turisti, ma anche alla società giapponese caratterizza da un sistema di regole comportamentali scritte e non scritte troppo spesso ignorate dai turisti.
